Lavori in corso al congresso di Forza Italia,  al Palazzo dei Congressi di Roma. La giornata è stata aperta con un omaggio a Silvio Berlusconi: trasmesso  il video del suo ultimo intervento a un comizio, in piazza del Popolo, in occasione delle elezioni politiche del 2022. Poi, all’unanimità, Antonio Tajani è stato eletto segretario nazionale di Forza Italia.

«Sono felice – le sue prime parole – ma sento una grande responsabilità sulle spalle. Non è facile indossare la fascia da capitano dopo che l'ha indossata Silvio Berlusconi, non sarò mai Maradona però ce la metterò tutta cercando di coinvolgere il maggior numero di persone». «Ho ricevuto un messaggio di Marina e della famiglia, si congratulano per l'elezione», ha aggiunto: «La famiglia Berlusconi continua a seguire con affetto e attenzione e rispetto dei ruoli la più bella creatura di Silvio Berlusconi che è Forza Italia».

«I problemi concreti da affrontare sono tanti e io mi atterrò alle regole del partito in maniera scrupolosa – ha proseguito – Ci ispiriamo a Berlusconi ma dobbiamo dimostrare anche di saper camminare con le nostre gambe. C'è una fetta del paese che guarda a noi con grande interesse. Non è un caso che il segretario della Cisl sia stato qui, né che il sindacato moderato guardi a FI come la forza che può affrontare e risolvere i problemi della nostra società. Ma non dobbiamo accontentarci di questo. Dobbiamo rafforzare il radicamento territoriale ed essere presenti sempre di più in ogni territorio italiano».

«Voglio cominciare da un dato: 110.000 adesioni per il 2023, un dato importante che testimonia la vitalità e la centralità del nostro partito» ha detto durante il suo intervento Tullio Ferrante, responsabile del settore adesioni di Forza Italia e Sottosegretario al Mit. «Il segretario Tajani», ha proseguito, «attraverso una leadership saggia, autorevole e coinvolgente, ha preso le redini del partito e lo sta conducendo in un porto sicuro.  Il traguardo delle 110 mila adesioni e la celebrazione di oltre 120 congressi provinciali che ci hanno portato fin qui, ci restituiscono una fotografia gratificante del nostro presente. Siamo orgogliosi della nostra storia e guardiamo al futuro con speranza e fiducia», ha concluso.

«La Forza Italia che verrà dovrà appoggiarsi sulle gambe forti delle regole non aggiustate per qualcuno, perché tutti possano avere le stesse possibilità. La Forza Italia che verrà dovrà essere ispirata all'azione del presidente Berlusconi, capace di ascoltare tutti e poi di fare sintesi. Forza Italia non è mai stata il partito di un capo, ma di un uomo e mai di un uomo solo, che ha saputo sempre costruire insieme agli altri. Dobbiamo rendere Forza Italia un partito competitivo, guardando alla competizione come la più alta forma di collaborazione»: questa invece la sintesi dell’intervento  della vice presidente del Senato Licia Ronzulli. 

(Unioneonline)

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