Mancano poche ore all’approdo in Aula della Finanziaria e ancora non c’è l’ombra di un accordo per consentire un via libera rapido e possibilmente prima di Pasqua. Se possibile, le posizioni si sono persino irrigidite. Il capogruppo di FdI Paolo Truzzu parla di chiusura della maggioranza rispetto alle proposte delle opposizioni? «Non è vero», ha spiegato oggi il il capogruppo del Pd Roberto Deriu, «noi siamo aperti, ma non disponibili a subire ostruzionismo su una manovra qualificata». E annuncia: «All’ostruzionismo risponderemo con un impegno a oltranza: siamo disposti a inchiodare il Consiglio regionale da lunedì a lunedì, sabato e domenica compresi».

Domani, prima della discussione generale della manovra da 10 miliardi, l’Aula sarà chiamata a votare il programma regionale di sviluppo. Alle 15, vertice di maggioranza negli uffici della presidenza del Consiglio, con Piero Comandini, la governatrice Alessandra Todde, e tutti i capigruppo del Campo largo. Tavolo previsto oggi ma slittato a domani per l’assenza di una delle forze politiche.

Tra gli emendamenti della Giunta più attesi: un aumento del fondo unico degli enti locali del 10%, «come non si era mai visto prima»; i trenta milioni di euro per le Province, «una risposta forte soprattutto in termini di manutenzione della rete stradale e della rete scolastica». Quanto alle attività produttive, «per la prima volta, con trenta milioni di euro - dice ancora Deriu - sarà data copertura alla legge sull’artigianato fin dall’inizio». Tra i correttivi dell’opposizione, alcuni punteranno a dirottare su altre poste i trenta milioni attualmente destinati a potenziare il ruolo della Regione nel processo di fusione degli aeroporti sardi. Ma il Campo largo intende andare avanti.

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