Il Consiglio regionale ha avviato l’esame della manovra 2022 da oltre nove miliardi di euro. “Una buona Finanziaria con interventi di caratterizzazione politica – ha detto il relatore di maggioranza Stefano Schirru (Psd’Az) – in ogni caso sarebbe auspicabile un’approvazione veloce, considerato che la Regione è obbligata a spendere in dodicesimi a causa dell’esercizio provvisorio”.

Una Finanziaria deludente, secondo il relatore di minoranza Cesare Moriconi (Pd), che ha stigmatizzato in particolare le misure previste contro lo spopolamento, bonus bebè in primis.

“La Sardegna risulta agli ultimi posti per capacità di assorbire i fondi strutturali e di investimento europei, per capacità di spesa – premette - è tutto certificato nei giudizi della Corte dei Conti e dai riscontri delle posizioni occupate nelle tabelle delle risorse regionalizzabili del Pnrr”. Ma, di fronte a questo “drammatico” scenario, “la Giunta mette in campo l’articolo 10, il fiore all’occhiello della manovra, misure con cui il presidente Solinas ha dichiarato guerra ai mali atavici come lo spopolamento dei territori: un articoletto col quale viene programmato lo stanziamento di qualche decina di milioni di euro l’anno, sulla base del parametro occasionale dei 3000 abitanti. Senza nessuna analisi, né la descrizione di una strategia e neppure una previsione degli effetti delle misure nel breve, medio e lungo periodo. Niente, né in relazione alle condizioni reddituali dei beneficiari e neppure a quelle di marginalità o perifericità dei comuni destinatari della misura”.

La discussione generale proseguirà domani alle 10, mentre in serata è previsto il passaggio agli articoli. Mercoledì si riunirà la commissione Bilancio per il parere sugli emendamenti, mentre i lavori dovrebbero andare avanti sino a venerdì. 

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