Si infiamma lo scontro politico in Sardegna sul tema dei farmaci oncologici e delle politiche sanitarie legate all’età.

Al centro della polemica, alcune dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale alla Sanità, Antonio Bartolazzi, che secondo l’esponente di Forza Italia, Ugo Cappellacci, avrebbero assunto toni «cinici e incompatibili con i valori dell’Isola».

«Bartolazzi è passato da finto rombo di tuono a nuova accabbadora nella terra dei centenari», attacca Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali e Salute della Camera dei deputati.

Il riferimento evoca la figura tradizionale sarda dell’accabbadora, associata al mito della “morte pietosa”, trasformata qui in una critica politica alla presunta logica di esclusione applicata alle cure per gli anziani.

Cappellacci non usa mezzi termini: «Le sue affermazioni sono inconcepibili per un assessore, ancora più gravi perché pronunciate da un medico. È sconcertante leggere le sue parole proprio mentre al Cnel stiamo lavorando a una proposta di legge che punta sulla prevenzione, sugli stili di vita sani e sugli screening per promuovere una longevità attiva e dignitosa». 

Il deputato azzurro accusa la Giunta regionale guidata da Alessandra Todde di «incarnare la più cinica e crudele cultura dello scarto, altro che ispirarsi a Papa Francesco».

E conclude con un invito diretto: «Bartolazzi è incompatibile con la Sardegna. Può fare una sola cosa: prendere il primo aereo e andarsene».

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