Mentre in Italia inizia l’ultima settimana di campagna elettorale, il premier Mario Draghi vola a New York per assistere all'apertura dell'Assemblea generale dell'Onu. 

Nel discorso programmato per domani nella notte italiana (le 19.45 circa a New York), nello stesso giorno di Macron e Scholz, il premier dovrebbe rassicurare gli alleati sulla collocazione, saldamente atlantica, dell'Italia, chiunque vinca le elezioni, e garantire che il Paese non si sottrarrà ai suoi impegni internazionali.

In primis sull'Ucraina, con il supporto alla difesa del Paese invaso e le sanzioni all’aggressore. L’Italia continuerà a fare parte del fronte occidentale, compatto contro la guerra di Putin e la crisi innescata dalla guerra. Senza abbandonare, nonostante la crisi energetica, la transizione ecologica come strumento principale della lotta ai cambiamenti climatici, l'altra grande sfida sul tavolo delle Nazioni Unite.

Al suo arrivo Draghi chiude la cerimonia dell'Annual Award Dinner, dopo aver ricevuto il World Statesman Award 2022 dell'Appeal of Conscience Foundation: previsto un ricco parterre e la Laudatio di Henry Kissinger. Nel pomeriggio incontrerà il presidente dell'Assemblea generale, il diplomatico ungherese Csaba Kőrösi, dopo un saluto, nella tarda mattinata, ai 150 giovani di tutto il mondo che partecipano all'evento "Youth4Climate", organizzato dal ministero della Transizione Ecologica e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp), seguito della Conferenza sul clima dello scorso anno a Milano. La sera dunque il discorso all’Assemblea generale.

Per mercoledì invece è fissato nel pomeriggio il bilaterale con il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, di cui Draghi ha sostenuto l'intermediazione per lo sblocco del grano nei porti ucraini. L’ultimo saluto da presidente del Consiglio con Joe Biden - che parlerà all'Onu mercoledì mattina - al galà organizzato dal presidente americano assieme alla moglie Jill mercoledì sera.

Al Palazzo di Vetro infine potrebbe presentarsi anche l’occasione di parlare del dossier Usa sui fondi russi a partiti e leader politici europei nei quali comunque l’Italia non ci sarebbe, come ha chiarito Draghi stesso raccontando della telefonata con il segretario di Stato Antony Blinken.

(Unioneonline/D)

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