La terza e ultima versione del decreto Sicurezza bis - al centro di un braccio di ferro ieri in Consiglio dei ministri e di una lunga interlocuzione tra Palazzo Chigi e il Quirinale - è pronta ed è stata trasmessa alla presidenza del Consiglio.

Nel provvedimento resta la "sanzione amministrativa" per una cifra che va "da 10mila a 50mila euro" in caso di "violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane", ma rispetto alla bozza sono stati eliminati tutti i riferimenti alle imbarcazioni per il trasporto dei migranti. Riferimenti che erano stati giudicati incostituzionali dal Colle.

Sparisce anche la parte del decreto che avrebbe tolto al ministero dei Trasporti le competenze sul passaggio delle navi nelle acque territoriali italiane e le avrebbe attribuite al Viminale.

Via anche la "confisca della nave in caso di reiterazione commessa con l’utilizzo della medesima nave ovvero qualora il numero degli stranieri sbarcati è superiore a 100".

Il ministro dell'Interno si aspetta un via libera già domani, nella riunione del Consiglio dei ministri.

"Il decreto è pronto: sono 17 articoli che aiutano l'Italia - ha detto Matteo Salvini -. Spero che nessuno si metta di traverso. Io sono pronto anche oggi. Abbiamo risolto tutto: ho lavorato fino a mezzanotte, correggendo a mano quello che eventualmente poteva essere cambiato".

(Unioneonline/D)
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