Matteo Salvini torna alla carica chiedendo al premier Mario Draghi di riaprire le discoteche a partire dal weekend: "Ho chiesto la riapertura di locali da ballo e discoteche, sono disponibili a riaprire già da questo fine settimana rispettando i protocolli del caso", ha detto il leader della Lega uscendo da Palazzo Chigi.

La situazione delle discoteche è ancora in stallo dato l’improvviso aumento dei contagi a causa della variante Delta ma secondo il segretario del Carroccio riaprirle “come nel resto d'Europa e secondo i protocolli di sicurezza, è doveroso. Meglio un divertimento sano e controllato dell'illegalità priva di regole. Senza contare i 100.000 posti di lavoro e le 3.000 imprese a rischio".

Tenerle ancora chiuse è una “follia”: “Non capisco per quale motivo sanitario, culturale, economico, sociale e scientifico, il ministro Speranza tenga l'Italia come ultimo Paese in Europa a non riaprire i locali per i giovani. Sono tanti i posti di lavoro in gioco".

I GESTORI – Ieri i gestori dei locali hanno lanciato l’ennesimo appello per la ripartenza della propria attività: "Vogliamo un incontro urgente con Draghi. Serve una data certa per riaprire", hanno chiesto al termine di un incontro straordinario cui hanno partecipato tutte le sigle del settore facenti capo a Silb-Fipe-Confcommercio, Assointrattenimento-Confindustria e Fiepet-Confesercenti-Settore Intrattenimento oltre che la maggioranza delle sigle dell'indotto tra le quali Aiss-Sicurezza Sussidiaria, Sisl, A.DJ'.

"Il 25 giugno - ricordano - il Comitato Tecnico Scientifico ha dettato la linea per riaprire le discoteche e locali da ballo. Sono passati 20 giorni e ancora tutto tace. Nel frattempo in ogni città d'Italia milioni di ragazzi ballano e festeggiano nelle piazze e in luoghi abusivi, senza controlli, né protocolli di sicurezza sanitaria. Le discoteche e i locali da ballo, contrariamente, possono essere dei presidi di sicurezza garantendo l'accesso con il green pass. Tutto questo è inaccettabile: abbiamo bisogno di una data certa per ripartire con la nostra attività e ne abbiamo bisogno subito".

Oltre alla riapertura dei locali, i gestori chiedono "il risarcimento per il danno subito a copertura dei 18 mesi di chiusura forzata delle nostre aziende, che non possono certamente essere considerate alla stregua di altre attività commerciali; il contrasto serio e puntuale da parte delle forze dell'ordine e degli organi di controllo a ogni forma di abusivismo e al proliferare di feste e spettacoli organizzati in completa assenza di autorizzazioni amministrative; la riduzione al 4% dell'iva applicata ai locali da ballo; l'abolizione dell'imposta sugli intrattenimenti già giudicata contraria alle direttive europee da più tribunali amministrativi".

"Non chiediamo la luna - concludono - queste sono richieste di puro buonsenso, che derivano dalla disperazione di migliaia di imprenditori e decine di migliaia di lavoratori ormai allo stremo. In ogni caso dal prossimo sabato le discoteche riapriranno, in piena sicurezza, come Live-Club, Lounge-Bar e Ristoranti così come previsto dall'Art. 5 del D.L. 52 del 22 aprile 2021. Inoltre, le Associazioni di categoria consapevoli del loro ruolo sociale, si rendono disponibili a promuovere una campagna di sensibilizzazione vaccinale rivolta ai giovani e alla popolazione". 

(Unioneonline/D)

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