A tre giorni dall'annuncio dell'accordo del governo sull'aggiornamento della nota al Def, che fissa al 2,4% il rapporto deficit/Pil, continuano le polemiche.

All'indomani dell'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che si è richiamato alla Costituzione chiedendo "equilibrio di bilancio e sostenibilità del debito", il premier Giuseppe Conte ha difeso le scelte dell'esecutivo.

"La Carta dà i principi ma il governo decide la linea", ha affermato in un'intervista al "Corriere della Sera".

“La mia opinione è che i principi di equilibrio del bilancio e di sostenibilità del debito pubblico, a prescindere dal fatto che siano scritti nella Costituzione e nel fiscal compact, siano linee guida che qualunque governo responsabile deve tenere da conto. Questi principi non impongono, tuttavia, di rinunciare a esprimere una politica economica e di finanza pubblica interpretando i bisogni dei cittadini in base ai differenti cicli economici”, ha dichiarato ancora il primo ministro.

Ha poi assicurato che la manovra non rappresenta una provocazione per Bruxelles: "Questo governo non ha alcuna tentazione di creare vertenze o contrapposizioni con le istituzioni europee. Sappiamo che il dialogo con l'Europa è importante e ci predisponiamo ad esso con la massima serenità".

(Unioneonline/F)

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