Sono 23 i ministri che faranno parte del nuovo governo Draghi, sette quelli del governo Conte Bis e 16 new entry.

Tra loro, 17 hanno già ricoperto ruoli di governo mentre sei sono esordienti ossia: Marta Cartabia, Daniele Franco, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Vittorio Colao e Cristina Messa.

I NUOVI - Il supermanager Vittorio Colao va all'Innovazione tecnologica: bresciano, classe 1961, famiglia con un ramo di origini calabresi, bocconiano con un master a Harvard, nel 2014 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro. Ha guidato il gruppo delle tlc Vodafone dal 2008 al 2018 in un intenso lavoro di riorganizzazione e di crescita.

Daniele Franco, neo ministro dell'Economia e Finanze: esperto di conti pubblici, attuale direttore generale di Bankitalia, è stato Ragioniere Generale dello Stato. Il suo curriculum garantisce a Draghi competenza e rigore professionale, e conoscenza capillare dei meandri e dei meccanismi del bilancio pubblico e di una pubblica amministrazione da semplificare.

Marta Cartabia alla Giustizia: il suo nome è stato il più gettonato nel totoministri del governo Draghi. Giurista cattolica, allieva di Valerio Onida, è originaria della provincia di Milano. A fine 2019 ha rotto "il tetto di cristallo", come ha sottolineato lei stessa al momento dell'insediamento, diventando la prima donna presidente della Corte Costituzionale.

A Enrico Giovannini, 64 anni, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è ora affidato il complicato compito di gestire quei quasi 32 miliardi (31,98 miliardi di euro per l'esattezza) che il Recovery destina al capitolo Infrastrutture, tenendo conto della necessità di ammodernamento del Paese da conciliare con la grande battaglia dello sviluppo sostenibile. Non a caso, proprio nel Recovery oltre 18 di quei miliardi sono dedicati alla mobilità green.

Cristina Messa all'Università: prima dell'incarico di rettore dell'Università di Milano Bicocca è stata vicepresidente del Consiglio nazionale delle Ricerche (Cnr), ed è delegata del ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca nel programma Horizon 2020 e membro del Comitato Coordinatore di Human Technopole (2016-in corso). Nata a Monza l'8 ottobre 1961, Messa si è laureata in Medicina e Chirurgia nel 1986 e successivamente si è specializzata in Medicina Nucleare presso l'Università di Milano.

Roberto Cingolani alla Transizione ecologica: fisico milanese di levatura internazionale, genovese di adozione, studi di perfezionamento alla Normale di Pisa ed esperienze in Germania al Max Planck Institut, in Giappone e negli Usa oltre che alla guida dell'Istituto Italiano di Tecnologia: un vero e proprio scienziato - esperto di robot e nanotecnologie - sulla plancia del nuovo superministero dell'Ambiente e della Transizione ecologica, un dicastero che assorbe anche le competenze energetiche ora al Mise. Avrà anche il compito di presiedere il comitato interministeriale per il coordinamento della transizione ecologica.

Patrizio Bianchi all'Istruzione: assessore a scuola, università e lavoro della Regione Emilia-Romagna, di recente ha guidato la task force di esperti, voluta dal ministro dell'Istruzione uscente Lucia Azzolina, per pianificare tempi e modi della ripartenza delle scuole durante la pandemia da coronavirus. Nato a Copparo (Ferrara), 68 anni, è professore ordinario di economia applicata all'Università di Ferrara e titolare della cattedra Unesco "Educazione, crescita e uguaglianza".

Mario Draghi, 73 anni, è il nuovo presidente del Consiglio
Mario Draghi, 73 anni, è il nuovo presidente del Consiglio
Mario Draghi, 73 anni, è il nuovo presidente del Consiglio
Daniele Franco, ministro dell'Economia e finanze
Daniele Franco, ministro dell'Economia e finanze
Daniele Franco, ministro dell'Economia e finanze
Luigi Di Maio al ministero degli Esteri
Luigi Di Maio al ministero degli Esteri
Luigi Di Maio al ministero degli Esteri
Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno
Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno
Luciana Lamorgese, ministro dell'Interno
Lorenzo Guerini alla Difesa
Lorenzo Guerini alla Difesa
Lorenzo Guerini alla Difesa
Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti allo Sviluppo economico
Stefano Patuanelli alle Politiche agricole
Stefano Patuanelli alle Politiche agricole
Stefano Patuanelli alle Politiche agricole
Roberto Cingolani alla Transizione ecologica
Roberto Cingolani alla Transizione ecologica
Roberto Cingolani alla Transizione ecologica
Enrico Giovannini ai Trasporti
Enrico Giovannini ai Trasporti
Enrico Giovannini ai Trasporti
Marta Cartabia alla Giustizia
Marta Cartabia alla Giustizia
Marta Cartabia alla Giustizia
Andrea Orlando, ministro del Lavoro
Andrea Orlando, ministro del Lavoro
Andrea Orlando, ministro del Lavoro
Patrizio Bianchi all'Istruzione
Patrizio Bianchi all'Istruzione
Patrizio Bianchi all'Istruzione
Cristina Messa all'Università
Cristina Messa all'Università
Cristina Messa all'Università
Dario Franceschini, ministro della Cultura
Dario Franceschini, ministro della Cultura
Dario Franceschini, ministro della Cultura
Roberto Speranza alla Salute
Roberto Speranza alla Salute
Roberto Speranza alla Salute
Roberto Garofoli, sottosegretario (tutte le foto sono Ansa, Facebook e Archivio L'Unione Sarda)
Roberto Garofoli, sottosegretario (tutte le foto sono Ansa, Facebook e Archivio L'Unione Sarda)
Roberto Garofoli, sottosegretario (tutte le foto sono Ansa, Facebook e Archivio L'Unione Sarda)

I RITORNI - Andrea Orlando, vicesegretario del Pd, ex ministro della Giustizia, è il nuovo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del governo Draghi. Prende il posto di Nunzia Catalfo (M5s). Per lui il tema più urgente è quello della decisione sulla proroga o meno del blocco dei licenziamenti, oltre il prossimo 31 marzo, insieme al prolungamento della cassa integrazione Covid per far fronte all'emergenza economica e all'impatto della pandemia sul mondo del lavoro.

Mara Carfagna (Fi) al ministero del Sud e della Coesione sociale. Salernitana, 45 anni, esponente ormai storica di Forza Italia, torna al governo dopo 10 anni: era stata ministro delle Pari opportunità nel quarto governo Berlusconi dal 2008 al 2011.

Alla Pubblica amministrazione Renato Brunetta, l'economista di Forza Italia fedelissimo di Berlusconi. Classe 1950, professore di economia del lavoro all'Università di Roma Tor Vergata oltre che deputato alla Camera per Forza Italia, è già stato ministro della Pubblica amministrazione nell'ultimo governo Berlusconi, dal maggio 2008 a novembre 2011.

Agli Affari regionali invece Mariastella Gelmini (Fi): fedelissima di Berlusconi fin dalla discesa in campo del Cav, torna al governo 10 anni dopo l'ultima esperienza, quella da ministro dell'Istruzione, e va a sedersi in un ministero senza portafoglio che in questo anno di emergenza dovuta alla pandemia ha avuto un ruolo fondamentale nel raccordo tra lo Stato e le Regioni: quello degli Affari regionali e autonomie.

Erika Stefanini (Lega) alla Disabilità. Avvocato, classe 1971, è entrata in politica alle amministrative del 1999 come consigliera del Comune di Trissino e dopo una lunga carriera è approdata in Parlamento nel 2013. A giugno del 2018 è stata nominata ministro del primo governo "gialloverde" guidato da Giuseppe Conte e ora torna alla carica per occuparsi del delicato tema delle disabilità in quota Carroccio.

Massimo Garavaglia (Lega) al Turismo.

Non è mai stato ministro ma sottosegretario alla presidenza del Consiglio il leghista Giancarlo Giorgetti che va allo Sviluppo economico: numero due della Lega e braccio destro di Matteo Salvini, è considerato il "mediatore" che ha favorito la svolta del leader della Lega alla virata europeista.

I "VECCHI" - Resta al suo posto agli Interni Luciana Lamorgese, ex prefetto e consigliere di Stato, richiamata nello scorso esecutivo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Potentina, 68 anni a settembre, laurea in Giurisprudenza, alla sua paziente opera di "ricucitura" si devono due dei provvedimenti più complicati dell'ultimo Governo: il superamento dei dl Salvini e la regolarizzazione dei lavoratori in nero.

Riconfermato Lorenzo Guerini (Pd) alla Difesa, attivo sia sul versante dell'industria della Difesa e delle relazioni internazionali, consolidando i rapporti con i tradizionali partner europei, della Nato e, soprattutto, con gli Usa.

Dario Franceschini (Pd), avvocato di formazione, politico di professione, ma anche appassionato romanziere, resta alla Cultura e fa il tris. Con una rivoluzione nel mondo dei musei che ha fatto crescere di molto i visitatori, creando pure polemiche e più di una insofferenza tra i ranghi del dicastero fondato nel 1975 da Giovanni Spadolini, tanto che ultimamente, sottolineando il record dei suoi ben 1707 giorni in carica da ministro della cultura, c'è chi non ha esitato a definirlo "Re Sole".

Roberto Speranza (Leu) alla Salute: confermarlo sulla poltrona più importante di Lungotevere Ripa per Mario Draghi deve essere stata una scelta di garanzia. La macchina dell'emergenza contro l'epidemia funziona, e nonostante le critiche arrivate nell'ultimo anno nei momenti più difficili della pandemia, il ministro ha ricevuto valutazioni positive anche nei sondaggi, risultando tra i più popolari.

Fabiana Dadone (M5s) passa dalla pubblica amministrazione alle Politiche giovanili. Classe 1984, Dadone è approdata per la prima volta al ministero nel 2019 a soli 35 anni, allora seconda solo a Luigi Di Maio nella graduatoria dei ministri più giovani. Piemontese, nata a Cuneo, ha fatto esperienza politica in commissione Affari Costituzionali della Camera, dove è stata anche capogruppo M5s. Il suo ingresso in Parlamento risale alle elezioni del 2013.

Al loro posto anche Luigi Di Maio (M5s) agli Esteri, Stefano Patuanelli (M5s) alle Politiche agricole, Federico D'Incà (M5s) ai Rapporti col Parlamento, Elena Bonetti (Iv) Pari Opportunità.

(Unioneonline/D)
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