"Un risultato straordinario che ci proietta ancora più vicini al traguardo e che testimonia ancora una volta, in maniera netta e decisa, l'importanza e la fondatezza di una battaglia che per la prima volta è riuscita a compattare il mondo politico, oltre che quello economico, la società civile in ogni sua declinazione, il mondo della scienza, dello sport, quello accademico, del volontariato, e ora con il via libera della Camera perfino il Parlamento. Quella di oggi è un'altra giornata storica". Così il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, oggi a Roma in rappresentanza del Comitato per l'insularità e della Commissione speciale regionale di cui è presidente, commenta il via libera dell'Aula della Camera alla proposta di legge di iniziativa popolare per l'inserimento del principio di insularità in Costituzione.

"Quello di oggi è un giorno di festa - aggiunge Cossa - Abbiamo davanti un percorso ancora da completare, che si conta di terminare entro al fine della Legislatura con un obiettivo chiaro nella mente: fare in modo, attraverso questa battaglia, che nessun giovane sardo possa più avvertire l'insularità come freno rispetto alla propria volontà di fare, intraprendere, creare ma, al contrario, possa trarre da questa condizione la forza per crescere e far crescere la nostra Isola".

Uno studio specifico sul problema, realizzato dall'Istituto Bruno Leoni, ha quantificato in circa 5.700 euro pro-capite il "costo dell'insularità" per la Sardegna: circa 9 miliardi di euro l'anno (a fronte di un PIL della regione di circa 20 miliardi di euro). Da qui la richiesta della Sardegna al Parlamento: azzerare gli attuali svantaggi strutturali legati all'insularità e che sia dunque finalmente consentito ai sardi di competere con pari punti di partenza con tutti gli altri cittadini italiani. 

"Quella che approviamo oggi è una riforma costituzionale che riveste un'importanza particolare e non solo perché attraverso di essa ci si propone di colmare quel gap che storicamente divide le Isole del nostro Paese dal resto dell'Italia non solo in termini economici, ma anche perché si tratta di una riforma che parte da una iniziativa popolare, sulla base della poderosa spinta dei cittadini della Sardegna sotto forma di un referendum che ha visto una larghissima maggioranza di favorevoli al reinserimento del principio di insularità in seno alla nostra Carta fondamentale". Lo ha detto il deputato sardo del Pd Andrea Frailis, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto. "Ci vorranno le risorse - ha concluso Frailis - per far sì che la riforma costituzionale non rimanga esclusivamente nelle righe di un corpus legislativo, che divenga un corpo vivo nella testa e nel cuore della gente, in grado di cambiare sul serio la quotidianità di ogni italiano isolano. Dovrà per forza cambiare la qualità dei trasporti, della cultura, della conoscenza delle nostre Isole. Lo dobbiamo ai nostri giovani, troppo spesso penalizzati nella speranza del loro futuro. Lo dobbiamo doverosamente a tutti coloro che si sono espressi senza possibilità di equivoco affinché le cose finalmente prendano un'altra direzione. Ci vorranno ancora altri passaggi perché quel fossato storico e intollerabile venga definitivamente colmato perché gli italiani isolani possano spostarsi, lavorare, studiare, curarsi, come tutti gli altri”.

"Fratelli d'Italia voterà a favore di questa proposta di legge frutto di una grande mobilitazione popolare, non solo nell'Isola ma dei tanti emigrati che vivono in Italia e nel resto del mondo”, le parole in aula alla Camera del deputato sardo di Fratelli d'Italia, Salvatore Deidda. “Non è una richiesta di assistenzialismo ma di pari opportunità per chi vive nelle Isole. Un primo passo affinché nei prossimi provvedimenti non si applichino le regole valide per le altre Regioni perché chi vive nelle isole ha bisogno di politiche che rimuovano le disparità in materia di trasporti, energia, fiscalità, commercio. Essere sardo, vivere la propria terra non è un disagio ma un'opportunità e un orgoglio. Ringrazio tutti i gruppi politici per il sostegno alla causa della Sardegna, che hanno riconosciuto i nostri problemi ma da domani dobbiamo tramutare questa volontà in atti concreti". 

"Un altro passo decisivo verso il riconoscimento di diritti e tutele fino ad oggi negate ai sardi – commenta Antonello Peru, consigliere regionale di Sardegna al centro – Anche alla Camera il voto è stato pressoché unanime e ha visto maggioranza e minoranza schierati a favore della proposta di legge di modifica della Costituzione. Ho aderito sin dall'inizio al comitato per la reintroduzione del principio di insularità e anche come promotore della proposta di iniziativa popolare firmata da oltre 200mila sardi esprimo tutta la mia soddisfazione per questo voto che ora ci proietta già al prossimo passaggio al Senato e ci avvicina ad un traguardo straordinario. In questi anni con la commissione speciale insularità della Regione di cui faccio parte abbiamo approfondito ulteriormente tutti gli aspetti legati agli svantaggi strutturali e in questi giorni gli svantaggi strutturali legati all'insularità sono ancora più evidenti e rendono sempre più indispensabile la reintroduzione nell'articolo 119 della nostra Costituzione”.

Paola Deiana (deputata algherese del Movimento 5 Stelle) ha parlato di "un altro voto straordinario per la Sardegna. Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato. Andiamo avanti per raggiungere, con l'approvazione definitiva, un traguardo storico, fortemente voluto dai cittadini e ampiamente condiviso da tutte le forze politiche. Sono felice di esserci e di lavorare, mi auguro in tempi stretti, alle misure necessarie per rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità e finalmente garantire ai cittadini sardi pari opportunità con tutti gli altri cittadini del resto d'Italia".

(Unioneonline/v.l.)

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