«Non lo dice solo l’opposizione, ora la crisi della Regione Sardegna è certificata anche dalla Corte dei Conti, il più importante organo di controllo sugli enti pubblici».

Dopo i rilievi della Corte dei Conti non tarda ad arrivare l’attacco alla Giunta Solinas. Francesco Agus fa l’elenco delle mancanze: «Tre miliardi, forse più, marciscono nel conto in banca della Regione, la spesa europea è paralizzata, non è stato neanche nominato il direttore del Crp. Non si fanno bandi, non si fanno risposte alle imprese, la spesa dei fondi Pnrr è al palo».

«In compenso - prosegue il capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale - la spesa per consulenze, assunzioni clientelari, staff di presidenti e assessori, dirigenti esterni assunti senza titoli, personale assunto tramite agenzie interinali e per l'organizzazione di costosi eventi pubblici a uso e consumo di pochi, ha raggiunto vette inesplorate. Una vergogna assoluta».

«Lo diciamo da quattro anni e mezzo - conclude Agus -, vincere le elezioni non può dare il diritto a un presidente e alla sua coalizione di complici silenti di distruggere una Regione per il proprio tornaconto personale».

(Unioneonline/L)

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