Con 458 voti favorevoli (erano sufficienti 309) l’Europarlamento ha deciso che sarà Roberta Metsola, già vicepresidente e poi presidente ad interim dopo la prematura scomparsa di David Sassoli, a guidare ufficialmente l’istituzione europea che più di tutte rappresenta i suoi cittadini.

Nata 43 anni fa (oggi è il suo compleanno) la politica maltese del Partito popolare europeo è entrata per la prima volta nel Parlamento Ue nel 2013 ricoprendo il seggio vacante dell'attuale leader dell'opposizione a Malta, Simon Busuttil, e diventando una delle prime donne eurodeputate di Malta. Alle elezioni del 2014 e del 2019 è stata rieletta risultando in entrambi i casi la più votata del suo partito.

Avvocato, con specializzazione in diritto e politica europea, parla un italiano fluente e politicamente fa parte dell’ala moderata dei Popolari europei: il suo è considerato un profilo di mediazione con il centro e il centrosinistra. Diventa ora la più giovane presidente dell'Assemblea di Strasburgo e la terza donna nella storia del Parlamento europeo. In passato è stata criticata per le sue idee antiabortiste. “Facevano riferimento a posizioni di carattere nazionale. Io non voterò più su temi come l’aborto”, ha detto. Le sue posizioni, da ora in poi, “saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento. Le promuoverò all’interno e all’esterno di questa Camera”.

Laureata all'Università di Malta e al College of Europe di Bruges, è stata membro della Rappresentanza permanente di Malta presso l'Unione europea dal 2004 al 2012 come addetto alla Cooperazione legale e giudiziaria di Malta e capo dell'unità Giustizia e affari interni. Successivamente, è entrata a far parte del team dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton, come consulente legale. 

Metsola è sposata con il politico e manager Ukko Metsola e ha quattro figli.

(Unioneonline/D)

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