La legislatura potrebbe durare un altro anno, o forse molto di più se gli avvocati della governatrice Alessandra Todde riusciranno a trascinare fino a fine mandato i ricorsi contro il provvedimento che chiede la sua decadenza.

Fatto sta che il centrodestra non sembra pronto ad affrontare le urne. Non dopo la vittoria netta del Campo largo a Nuoro.

Dove, l’effetto del rischio decadenza della presidente della Regione proprio non ha lasciato alcun segno. Il capoluogo barbaricino ha premiato un centrosinistra che si è presentato compatto, anche allargato alle forze che nella tornata di febbraio 2024 avevano deciso di sostenere Renato Soru, rischiando di far perdere la coalizione.

E ha punito gli esperimenti civici del centrodestra che aveva scelto come candidato sindaco un ex segretario regionale del Pd, passato con Italia Viva di Matteo Renzi e poi con Azione di Carlo Calenda. Se questo è il metodo – iniziano a riflettere i vertici del centrodestra sardo all’indomani della disfatta – allora non è quello giusto.

L’articolo completo di Roberto Murgia su L’Unione Sarda oggi in edicola e sull’App Digital

© Riproduzione riservata