"La Leopolda non era la manifestazione di una corrente o di una parte del Pd, ma un luogo di libertà, senza bandiere e con tutti i finanziamenti previsti dalla legge sulle fondazioni. Quando il giudice penale vuole decidere le forme della politica siamo davanti a uno sconfinamento pericoloso per la separazione dei poteri. Loro vogliono un processo politico alla politica, noi chiederemo giustizia nelle aule della giustizia". Così Matteo Renzi ha commentato la fine delle indagini sul caso Open, nel quale risulta indagato assieme – tra gli altri - a Maria Elena Boschi e Luca Lotti.

"La fine delle indagini è realmente un'ottima notizia”, afferma l’ex premier. “Dopo due anni di incessanti indagini, perquisizioni giudicate illegittime dalla Cassazione, veline illegalmente passate ai giornali, finisce il monologo dell'accusa. Finalmente arriva il momento in cui si passa dalla fogna giustizialista alla civiltà del dibattimento. E lì contano finalmente i fatti e il diritto. Alla fine di questa scandalosa storia emergerà la verità: non c'è nessun finanziamento illecito ai partiti perché tutto è bonificato e tracciato".

Renzi ora ha 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogato dal pm Luca Turco, l’udienza per l’eventuale rinvio a giudizio è attesa nella primavera del 2022.

(Unioneonline/L)

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