Stavolta tocca al centrodestra inseguire. Rispetto a centrosinistra e Movimento Cinquestelle – vicinissimi ormai a una sintesi sulla deputata Alessandra Todde – l’altro polo è ancora ostaggio di trattative che non prendono una direzione precisa. E sarà così fino al prossimo tavolo nazionale della coalizione in programma dopo il 4 novembre.

L’uscente Christian Solinas (Psd’Az-Lega) e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) sono i contendenti principali in questa partita per la candidatura alla presidenza della Regione.

L’alternativa

Il primo è forte dell’ultima apertura («squadra che vince non si cambia, ribadisco il mio sostegno a Solinas») di Matteo Salvini alla Festa della Lega a Fertilia, mentre alla convention di FdI al Lido Truzzu ha detto di essere disponibile qualora arrivasse la proposta. Solinas, da parte sua, non ha mai dichiarato di aver diritto di correre per la presidenza per la seconda volta, ha però sempre rivendicato la necessità della continuità, e quindi che la coalizione resti a guida sardista.

Lo stesso concetto ribadito due giorni fa all’Unione Sarda dal presidente sardista Antonio Moro: «Il Psd’Az è socio fondatore della coalizione. L’adesione ha un tratto dirimente: la guida in capo ai sardisti». Questo equivale a dire «Solinas ricandidato», ma non necessariamente. Se non ci fossero le condizioni, insomma, il partito dei Quattro Mori – per voce dello stesso Solinas - potrebbe fare anche un altro nome, indicare una figura magari non organica al partito ma che in ogni caso ne condivida valori e principi. Un nome che, comunque, sia gradito al governatore uscente. Al momento non filtrano indiscrezioni sull’identità dei papabili. Ma, questo è certo, l’ipotesi è in campo.

I dettagli nell’articolo di Roberto Murgia su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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