"Sulla vendita dei terreni della Società Bonifiche Sarde a Cala Sinzias, cinque ettari messi a bando per 350 mila euro, c'è stato un corto circuito, ma verificheremo cosa è accaduto perchè esiste una relazione tecnica del 2011 della Conservatoria delle Coste che inseriva quel bene tra quelli di particolare pregio paesaggistico". Lo ha detto l'assessore regionale dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, in una conferenza stampa nella quale, rispondendo alle domande dei cronisti, ha confermato la sospensione del bando e ha spiegato che il commissario liquidatore resterà al suo posto. "La Sbs - ha spiegato l'esponente della Giunta - è una spa controllata al 99% dall'agenzia regionale Laore e all'1% dalla 3A di Arborea e si trova in liquidazione volontaria con una procedura di alienazione di beni già avviata e per la quale, appena insediata, ho chiesto un report per verificare che tra quelli vendibili non ci fossero quelli costieri. Quando ho visto il bando sono rimasta perplessa e stupita - ha sottolineato Falchi - e subito il neo direttore di Laore, che si è insediato oggi, ha fatto le verifiche". "In assenza di un coordinamento politico il liquidatore ha proceduto con il suo mandato legittimo - ha osservato il governatore Francesco Pigliaru - Ora serve un piano per cominciare una partita importante, che è quella di costituire un fondo per la tutela dei beni di particolare pregio, magari cedendo beni che non hanno valore paesaggistico-ambientale, ma solo sul mercato per i privati, forse qualche appartamento che abbiamo anche a Cagliari".
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