"Questa Europa qui tra sei mesi sarà finita".

Così il vicepremier Luigi Di Maio liquida la stroncatura arrivata da Bruxelles sulla manovra italiana.

"Tra sei mesi - ha detto il leader dei Cinquestelle durante il suo intervento al "Villaggio Coldiretti" al Circo Massimo - ci sono le elezioni europee e come c'è stato un terremoto politico in Italia il 4 marzo, ci sarà un terremoto politico alle elezioni europee di maggio. E questo significa che finalmente molte delle istanze che sono state tradite e ignorate arriveranno al Parlamento europeo con il triplo, con il quadruplo della forza che hanno avuto in questi anni".

Nessun "piano B", dunque, prosegue: "Per noi il contratto di governo è sacro, va al oltre ogni numerino, norma o provvedimento europeo".

Sulla stessa lunghezza d'onda il leader della Lega Matteo Salvini che affida a Twitter il suo sfogo: "L'Europa dei banchieri, quella fondata sull'immigrazione di massa e sulla precarietà, continua a minacciare gli italiani e il loro governo? Tranquilli, fra 6 mesi verranno licenziati da 500 milioni di elettori, noi tiriamo dritto".

"NESSUNA BOCCIATURA" - Fonti di palazzo Chigi minimizzano la lettera con cui i commissari Ue hanno risposto al ministro Giovanni Tria: "Nessuna bocciatura al Def dall'Ue - si legge in una nota - anche perché non è stata ancora avviata, né poteva essere, alcuna interlocuzione formale".

Anche il governo Conte resta quindi convinto "della bontà delle misure che andranno a costituire la manovra economica" mentre per il Pd si tratta di "un azzardo sui numeri che provocherà una lunga serie di problemi".

E intanto resta alta l'attesa per i lavori del Parlamento, mentre slitta di un giorno, all'11 ottobre, l'arrivo del Def alla Camera e prosegue il dibattito politico sulla ripartizione delle risorse.

SALVINI-JUNCKER - Riflettori anche sullo scontro a distanza tra Salvini e Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, col primo che aveva detto: "Persone come Juncker e Moscovici hanno rovinato l'Europa e l'Italia", e il secondo che ha risposto: "Spero che Matteo Salvini non finisca mai nella situazione di dover raccogliere un mucchio di macerie". E infine ancora il leader leghista: "Le uniche macerie che dovrò raccogliere sono quelle del bel sogno europeo distrutto da gente come Juncker".

(Unioneonline/s.s.-D)

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