L'immigrazione "è una questione urgentissima. Oggi in Italia si contano 650mila migranti di cui solo il 5% ha diritto a restare perché rifugiati. Gli altri rappresentano una bomba sociale pronta a esplodere, vivono di espedienti e di reati".

Lo ha affermato Silvio Berlusconi un'intervista al Tg5.

"Noi consideriamo priorità assoluta riprendere il controllo della situazione - ha detto ancora l'ex cavaliere -, quando saremo al governo investiremo molte risorse per la sicurezza, tra le misure anche il poliziotto e il carabiniere di quartiere, riprenderemo l'operazione Strade Sicure, con tutti i nostri soldati nelle vie delle città al fianco delle forze dell'ordine".

"Un governo autorevole e ascoltato dovrebbe esigere dalla Unione europea di mettere in campo tutto il peso politico ed economico" sulla questione, ha poi dichiarato l'ex premier, che ha proposto di stipulare dei "trattati con i paesi del Nordafrica" per invitarli dietro risarcimento a "impedire gli imbarchi sulle loro coste e organizzino campi di raccolta, ovviamente controllati dalle organizzazioni internazionali".

Inoltre, secondo Berlusconi, l'Italia dovrebbe siglare "altri trattati con i Paesi di origine dei migranti, affinché siano disposti ad accoglierli indietro".

Infine, ha dichiarato che è "indispensabile un grande grande Piano Marshall per l'Africa", che coinvolga non solo le superpotenze Usa e Russia ma anche i Paesi arabi e dell'Estremo oriente "per far nascere un'economia che assicuri ai nativi posti di lavoro e speranza di benessere".

(Unioneonline/F)
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