Il premier vuole infatti un 'chiarimento' davanti alle Camere per verificare se ci sono i numeri ma soprattutto per addossare al Cavaliere la responsabilità di un "gesto folle - attacca il premier - solo per coprire le sue vicende personali".

Un primo quadro della situazione i due l'hanno fatto per telefono. E Letta ha sentito per telefono anche il segretario Pd Guglielmo Epifani che considera le dimissioni dei ministri ''un'ulteriore azione di sfascio''.

La situazione è intricatissima e l'unico punto fermo è che il presidente della Repubblica non scioglierà le Camere se prima non sarà approvata la legge di stabilità e una riforma della legge elettorale. Una convinzione che anche il presidente del consiglio, e il Pd, condivide.

Letta vuole presentarsi alle Camere e, come dice il viceministro Stefano Fassina, ''non si andrà ad elezioni perché troveremo una soluzione in Parlamento: sono sicuro che in Parlamento c'è una maggioranza in grado di evitarlo".

Ma per un governo di scopo non si potrà contare sul M5S: Beppe Grillo non ha dubbi che a questo punto bisogna tornare subito al voto.

BERLUSCONI -Dopo quasi due mesi di scontro durissimo, nel Pdl vincono dunque i falchi. "L'ultimatum di Letta è irricevibile e inaccettabile" afferma Berlusconi che addossa al Pd la colpa della mancata approvazione del decreto per evitare l'aumento dell'Iva; affermazione che il presidente del Consiglio respinge con durezza, arrivando a consigliare agli italiani, su twitter, di ''non abboccare'' al Cavaliere che 'gira la frittata' visto che è stato proprio il Pdl, annunciando le dimissioni di massa, a creare un 'vulnus' gravissimo. E a trascinare il governo verso la crisi, facendo balzare, primato poco onorevole, il nostro paese tra le breaking news dei principi siti e tv mondiali.

EPIFANI - Le dimissioni dei ministri del Pdl "sono una ulteriore azione di sfascio per l'azione del governo": lo ha detto il segretario del Pd,Guglielmo Epifani, che sottolinea come l'irresponsabilita' sia salita a livelli 'che non erano razionalmente valutabili'. Aprono formalmente nei fatti una crisi, dovremo valutare esattamente le conseguenze di questo. Sarebbe meglio non tornare al voto con questa legge elettorale che crea solo problemi.Il Pd - spiega Epifani - vuole cambiarla ma non sarà facile perché bisogna trovare una maggioranza in Senato, ma penso che cambiarla sia un passaggio obbligato prima di tornare a votare.

CICCHITTO - Per Fabrizio Cicchitto "una decisione di così rilevante spessore politico avrebbe richiesto una discussione approfondita e quindi avrebbe dovuto essere presa dall'ufficio di presidenza del Pdl e dai gruppi parlamentari il cui ruolo in questa cosi difficile situazione politica andrebbe esaltato sia sul piano delle scelte politiche da prendere sia su quello dell'iniziativa politica".

MARONI - "Bene le dimissioni dei ministri del Pdl, ed ora elezioni subito per vincere e per dare un governo stabile e amico del Nord, che dia risposte ai problemi delle imprese. Cosa che il Governo Letta non ha fatto": lo ha detto il segretario della Lega, Roberto Maroni. "Spero che persone come Lupi, Quagliariello, Sacconi, Gelmini, Lorenzin e lo stesso Alfano, riflettano bene prima di decidere di assecondare, fino alla fine, una deriva populista e irresponsabile che riporta il paese sul ciglio del baratro e che non corrisponde al sentire di milioni di elettori moderati'. Così Luca Cordero di Montezemolo mentre l'ex premier Mario Montiafferma che 'Scelta Civica non mancherà di dare il proprio contributo a soluzioni di governo credibili, proiettate sull'intera legislatura e caratterizzate da impegni precisi nei contenuti e nel calendario di attuazioni".
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