Aree idonee, muro contro muro in aula: «Discussione nel peggior clima politico possibile»
L'opposizione, che ha presentato al testo circa 1700 emendamenti, conferma battaglia. E i comitati riprendono il presidio per la PratobelloVideo di Stefano Fioretti
Proseguono a rilento i lavori del Consiglio regionale sul ddl 45 sulle Aree idonee per gli impianti di energia rinnovabile. Si procede da questa mattina con l'esame del primo articolo dei cinque totali della norma e dei suoi emendamenti.
L'opposizione, che ha presentato al testo circa 1700 emendamenti, conferma battaglia sostenendo la Pratobello 24, la legge di iniziativa popolare forte di oltre 210mila firme. In particolare viene ribadita l'importanza di richiamare le competenze come da Statuto Autonomo a difesa del paesaggio. La minoranza ha scelto la linea ostruzionistica di stampo parlamentare: sulla grande mole di emendamenti soppressivi presentati, sta chiedendo su ciascuno il voto con appello nominale. Scontate le bocciature, la maggioranza tiene la linea dettata durante gli ultimi vertici convocati dalla presidente Alessandra Todde.
La posizione l'ha chiarita durante il dibattito Fausto Piga (FdI): «La discussione si svolge nel peggior clima politico possibile - ha esordito - i nostri tentativi di avviare un percorso unitario sono falliti. Doveva essere la battaglia di tutti i sardi, voi siete riusciti a fare arrabbiare tutti, i 210mila sottoscrittori della legge Pratobello 24 e tutti i sardi che vogliono una transizione energetica allontanando gli speculatori».
«La Pratobello in aula è morta sul nascere», ha detto il consigliere regionale della Lega Alessandro Sorgia. Proprio l'esponente leghista ha chiesto il voto con appello nominale sull'emendamento dell'opposizione all'articolo 1 della Aree idonee. L'emendamento, poi bocciato, chiedeva di anteporre, rispetto al Decreto Draghi, lo Statuto Autonomo sulla competenza primaria in materia urbanistica. Passaggio ritenuto chiave dai sostenitori del testo firmato da oltre 210mila sardi. L'appello nominale intende evidenziare chi vota a favore e chi contro la Pratobello che è stata proposta in aula dall'opposizione sotto forma di emendamenti: «Continueremo a far rispettare quasi 211mila sardi - ha aggiunto Sorgia - è questo che non vogliono capire Todde e la sua maggioranza che è in ostaggio della presidente».
«Non riusciamo a capire perché la presidente Todde non voglia aprire spiragli per discutere la Pratobello». Chiarimenti che i Comitati sostenitori della legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica attendono di avere dall'incontro concordato con i capigruppo di maggioranza e opposizione in Consiglio Regionale che potrebbe avvenire già domani o giovedì.
I sostenitori della Pratobello hanno fatto sentire la loro voce anche oggi: «Le fondamenta di questo disegno di legge sono state sgretolate», dicono i rappresentanti dei Comitati che annunciano nuove iniziative di lotta anche in caso di via libera alla Aree Idonee. «Una legge che viene approvata non è detto che rimanga legge per sempre, ci sono diversi strumenti per cui questa norma può anche essere ritirata una volta approvata - ha spiegato l'avvocato Michele Zuddas, da quindici giorni in sciopero della fame, facendo intuire un possibile referendum - Noi ci stiamo attrezzando anche in questa direzione, non escludiamo nessuna lotta politica».
La scorsa settimana i consiglieri di FI avevano esposto striscioni in favore della legge di iniziativa popolare ma questa volta potrebbero occupare l'Aula al posto dei rappresentanti del coordinamento dei comitati, cui è negato l'ingresso nel palazzo e che spingono per un esame immediato e congiunto della proposta popolare. Intanto i portavoce dei comitati hanno fatto sapere che il picchetto sotto il palazzo di via Roma riprenderà alle 9.30 e andrà avanti sino a giovedì alle 22.30.
(Unioneonline)