Addio a 18app, il bonus di 500 euro – per teatri, cinema, spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musei, concerti e mostre – voluto dal governo Renzi per i neo-maggiorenni.

Un emendamento della maggioranza (FdI, Lega e FI) abroga la misura ridestinando le risorse – 230 milioni di euro annui a decorrere dal 2022al mondo della cultura. Si va dal rafforzamento del Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo al Fondo per gli operatori dell'editoria e delle librerie sino al Fondo per lo spettacolo dal vivo. 

Dalle ceneri dell’incentivo per i 18enni nascerà così «carta cultura». «Una misura volta a scongiurare lo snaturamento delle finalità dell’applicazione –  dicono Federico Mollicone (Fratelli d’Italia), Rossano Sasso (Lega) e Rita Dalla Chiesa (Forza Italia) – che viene largamente utilizzata per l’acquisto dei libri di testo. Per questo, riteniamo debba essere revisionata e potenziata concordando con le categorie produttive della cultura». «Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano – aggiungono –  e i sottosegretari stanno già lavorando ad un incontro ai primi di gennaio con le categorie per definire le linee di questa nuova carta, senza abusi e con il sostegno anche per l’acquisto di libri scolastici».

Le opposizioni sono già sul piede di guerra e Italia Viva annuncia che si opporrà alla misura. «La maggioranza della Meloni – scrive Matteo Renzi su Twitter – vuole cancellare 18app. Hanno paura della cultura? Io sono pronto all’ostruzionismo parlamentare. Ma chiedo a tutti di darci una mano. Firmate la petizione, fatela girare. Dovranno fermarsi loro, non noi».

(Unioneonline/v.f.)

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