Arriva anche a Cagliari “Schierarsi”, l’associazione culturale no profit nata a livello nazionale su impulso di Alessandro Di Battista. L’associazione si pone l’obiettivo di coinvolgere gruppi di cittadini nella costruzione di proposte e progetti per la collettività.

«Il nome dell’associazione non è stato scelto a caso – spiegano gli attivisti –, viviamo in un periodo storico di grande conformismo ed è giunto il momento di assumere posizioni chiare su temi nazionali e globali. Parole come sostenibilità, pace, autodeterminazione dei popoli e lotta alla criminalità organizzata rappresentano il cuore delle azioni in cui è impegnata l’Associazione Schierarsi. Vogliamo prendere posizione con coraggio su temi nazionali e locali. La società di oggi è completamente diversa da quello che immaginavamo alcuni anni fa. Prima la pandemia ed ora la guerra (con tutte le loro conseguenze) hanno travolto centinaia di milioni di cittadini in tutto il mondo aumentando gli squilibri sociali e i danni ambientali».

L’associazione ideata da Di Battista punta ad approfondire temi e sviluppare proposte, con l’obiettivo di dare risposte ad alcune delle esigenze del presente. «La "piazza di Cagliari", appena nata, sarà presente sul territorio e farà il possibile per dare maggiori informazioni e portare molti cittadini a dare il proprio contributo su tematiche nazionali ma, soprattutto, locali – fanno sapere i sostenitori di Schierarsi – giovani, ambiente, economia, giustizia, lavoro, diritti sono solo alcuni temi che andremo a sviluppare, ma affronteremo anche tematiche legate alla autodeterminazione dei popoli fortemente sentita nella nostra Terra Sarda. Questi sono i luoghi in cui saremo presenti per promuovere la campagna referendaria per la pace e per la sanità pubblica. Il primo impegno riguarda la pace e la sanità pubblica, questioni che riguardano profondamente il benessere della nostra società e il futuro delle generazioni a venire. Abbiamo assunto una posizione chiara su questi due temi fondamentali, sui quali spesso la politica, i sindacati e le grandi organizzazioni sembrano galleggiare senza un impegno definito. Riteniamo che sia fondamentale fare la nostra parte per promuovere un mondo più pacifico e un sistema sanitario accessibile e di qualità per tutti, per questo motivo sosteniamo la campagna referendaria promossa sui temi in questione».

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