Volodymyr Zelensky in visita a Kherson dopo il ritiro dei russi dalla città, tornata in mani ucraine.

Il presidente ha assistito all’alzabandiera e cantato l’inno nazionale: «È impossibile uccidere l’Ucraina», ha dichiarato, definendo il ritiro dei russi dalla città come «l’inizio della fine della guerra».

La visita è durata circa mezz’ora: «Stiamo andando avanti – ha detto Zelensky –, ora siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese».

Zelensky ha evidenziato i progressi fatti dall’esercito di Kiev: «Stiamo arrivando passo dopo passo in tutti i territori temporaneamente occupati del nostro Paese. Certo, è un percorso lungo e difficile».

Pronto a riaprire i negoziati, ma senza cedere un millimetro di territorio: «Siamo pronti per la pace per tutto il nostro Paese. Rispettiamo il diritto internazionale e la sovranità di ogni Stato, per questo continueremo a liberare i territori occupati dalla Russia, ma non siamo interessati al territorio di altri Paesi».

Zelensky ha infine ricordato il prezzo che sta pagando l’Ucraina per questa guerra: «Nessuno regala niente, il prezzo di questa guerra è molto alto. Le persone sono rimaste ferite, un gran numero di persone sono morte, ci sono state battaglie feroci e il risultato è che oggi siamo nella regione di Kherson».

(Unioneonline/L)

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