Più di 10 milioni di ucraini sono rimasti senza elettricità dopo i nuovi bombardamenti russi che hanno colpito diverse città, tra cui Kiev.

Lo ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale, sottolineando che nei prossimi giorni è attesa una temperatura di -10 gradi.

I bombardamenti hanno preso di mira le infrastrutture energetiche per mettere in ginocchio l’Ucraina, privando di cittadini di elettricità e acqua: «I siti civili sono l’obiettivo principale, la Russia sta dichiarando guerra all’elettricità e al riscaldamento per le persone facendo saltare in aria centrali elettriche e altri impianti energetici», ha detto Zelensky.

Già martedì stati effettuati massicci attacchi, dopo l'abbandono da parte dei russi della regione di Kherson di cui Mosca rivendica tuttavia l'annessione.

Non si aprono intanto spiragli di trattativa. Se Kiev vuole tornare ai confini del 23 febbraio, Mosca non intende rinunciare ai territori annessi in questi mesi di guerra: «Siamo incrollabili nella nostra posizione che prevede certamente la nostra integrità territoriale con tutti i territori recentemente annessi», ha detto il viceministro degli Esteri Serghei Ryabkov.

Ma il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak ha affermato in un briefing con i giornalisti che la guerra potrebbe finire «prima che l'Ucraina liberi tutti i territori con mezzi militari».

(Unioneonline/L)

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