Amnesty International chiede "con fermezza" al Parlamento italiano appena insediatosi di sospendere "l'invio di armamenti alle parti in conflitto in Yemen e di sollecitare una iniziativa di pace a guida Onu".

Un appello che tocca da vicino anche la Sardegna, per via delle polemiche che più volte hanno investito la filiale di Domusnovas della società tedesca Rwm, dove si producono componenti per "bombe" impiegate dall'Arabia Saudita nel Paese mediorientale in guerra da tre anni.

"Non possiamo più chiudere gli occhi - scrive la ong - davanti alla catastrofe umanitaria che si sta perpetrando in Yemen, anche con armi italiane. Per questo chiediamo che la prima iniziativa del Parlamento sia quella di conformarsi alle risoluzioni, votate ad ampia maggioranza nel Parlamento europeo, che chiedono di promuovere un embargo di armamenti verso l'Arabia Saudita e i suoi alleati in considerazione del coinvolgimento nelle gravi violazioni del diritto umanitario in Yemen accertate dalle autorità competenti delle Nazioni Unite".

"Chiediamo inoltre al prossimo governo - aggiunge Amnesty - di farsi promotore della medesima istanza in sede di Consiglio europeo e di avviare un'iniziativa multilaterale per promuovere la fine del conflitto e il processo di pace in Yemen".

Secondo le stime, il conflitto yemenita ha provocato dal 2015 oltre 9mila vittime, di cui 6mila civili.

(Unioneonline/l.f.)
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