Venti di guerra soffiano ancora forti sull’Ucraina nonostante i vari tentativi diplomatici di evitare un’invasione che, secondo fonti americane, potrebbe avvenire il 16 febbraio da parte della Russia.

Ieri i presidenti Joe Biden e Vladimir Putin si sono sentiti al telefono ma dal colloquio non sarebbe arrivata alcuna svolta. Una conversazione durata un’ora in cui Washington e Mosca hanno sostanzialmente ribadito le loro posizioni.

Sono sempre più numerosi intanto i Paesi che invitano il proprio personale presente in Ucraina a lasciare lo Stato "in via precauzionale”, tra questi c’è anche l’Italia. Dopo una riunione straordinaria dell'Unità di Crisi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato le decisioni: i circa 2mila italiani che vivono in Ucraina – in gran parte sono nella capitale Kiev – sono invitati a tornare in Patria. Mentre a chi è in Italia viene chiesto di posticipare i viaggi non essenziali. "Un'altra disposizione presa - ha detto Di Maio - è quella di far rientrare tutto il personale della nostra sede diplomatica a Kiev non essenziale". L’ambasciata comunque resta “pienamente operativa”.

Sul fronte internazionale, il Pentagono ha smentito in queste ore la notizia circolata ieri relativa a un sottomarino americano che sarebbe entrato in acque russe.

(Unioneonline/s.s.)

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