Ventesimo giorno di guerra in Ucraina, con Kiev che è sempre più sotto assedio e Zelensky che ammette: “Non possiamo entrare nella Nato”. Ma a Putin non basta.

Gli aggiornamenti (QUI tutti gli articoli sulla crisi ucraina).

Ore 22.25 – Zelensky ai tre premier Ue: “I russi bombardano ovunque”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato i premier di Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca, Janez Jansa e Mateusz Morawiecki, arrivati oggi a Kiev. "Stanno bombardando ovunque. Non solo Kiev, ma anche le aree occidentali", ha detto Zelensky ai suoi interlocutori, secondo quanto ha mostrato un video su Telegram.

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Ore 22.10 – Onu, rinviata la votazione della risoluzione russa.

La votazione sulla bozza della risoluzione russa del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione umanitaria in Ucraina è stata posticipata al 17 marzo su richiesta di diversi paesi. La votazione sarà preceduta da consultazioni domani, ha dichiarato il primo vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite Dmitry Polyansky, secondo quanto riporta la Tass.

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Ore 21.15 – Usa: “Progressi militari di Mosca limitati o nulli”

Le forze russe hanno sparato più di 950 missili dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Lo ha riferito un funzionario della difesa Usa ai giornalisti sul volo del capo del Pentagono Lloyd Austin verso Bruxelles dove parteciperà ad una ministeriale della Nato. Secondo il funzionario sia Mosca che Kiev hanno dispiegato circa il 90% delle loro forze militari.

Per gli Stati Uniti, i progressi della Russia "nel raggiungimento dei suoi obiettivi continuano ad essere limitati o nulli". Si stima inoltre che le forze russe siano "ancora a circa 15-20 chilometri a nord-ovest e a circa 20-30 chilometri a est" di Kiev.

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Ore 20.55 – “C’è spazio per un compromesso”

"Continueremo domani" i colloqui con la Russia. "E' un processo negoziale molto difficile e scivoloso. Ci sono contraddizioni fondamentali. Ma c'è sicuramente spazio per un compromesso". Lo ha scritto su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev. "Durante la pausa, si continuerà il lavoro in sottogruppi...", ha aggiunto.

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Ore 20.20 – Biden in Europa per vedere gli alleati

Joe Biden volerà in Europa la prossima settimana per partecipare al vertice straordinario della Nato e al Consiglio europeo sull'Ucraina con l'obiettivo di riaffermare l'impegno "ferreo" degli Stati Uniti verso gli alleati.

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Ore 20.10 – Verso incentivi alle famiglie che accolgono ucraini

Il Governo - a quanto si apprende – sta lavorando ad un decreto legge per stanziare nuovi fondi destinati all'accoglienza dei profughi ucraini, che aumentano di giorno in giorno. Le Regioni continuano a chiedere maggiori stanziamenti. Il provvedimento definirà la governance del sistema, che coinvolge anche il terzo settore e potrebbe prevedere incentivi per le famiglie che ospitano le persone in fuga dalla guerra. Lo scorso 28 febbraio il Consiglio dei ministri aveva deliberato una prima erogazione di 10 milioni di euro per gli interventi di accoglienza.

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Ore 19.30 – Scattato da mezz’ora il coprifuoco a Kiev

E' iniziato a Kiev il coprifuoco totale di 36 ore imposto dalle autorità ucraine. Le restrizioni termineranno alle 8 locali di giovedì mattina (le 7 in Italia).

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Ore 19.10 – Zelensky agli ufficiali russi: “Arrendetevi se volete vivere”

"Ascoltatemi attentamente: sappiamo che volete vivere. Ascoltiamo le vostre conversazioni. Sappiamo cosa pensate di questa guerra senza senso. Vi offriamo una chance: vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità. Nel modo in cui non siete stati trattati dal vostro esercito. E il modo in cui il vostro esercito non tratta la nostra gente. Scegliete".

Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un video nel quale si rivolge agli ufficiali nemici parlando in russo. "In soli 19 giorni l'esercito russo ha avuto più soldati morti che nelle due sanguinose guerre in Cecenia", ha aggiunto Zelensky.

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Ore 18.50 – Ankara media, Cavusoglu vola a Mosca e a Kiev

Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu terrà domani colloqui a Mosca e giovedì in Ucraina, nell'ambito dei tentativi di mediazione di Ankara. Lo ha annunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato da Anadolu.

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Ore 18.31 – Forze russe a Berdiansk

Le forze russe hanno preso il controllo di Berdiansk, città portuale di oltre centomila abitanti sul mar d'Azov, circa 80 km a ovest di Mariupol. Lo riporta la Tass.

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Ore 18 – Kiev: “Negoziati abbastanza bene”

La conversazione con il primo ministro israeliano Bennett è stata importante come parte dello sforzo di negoziazione per porre fine a questa guerra con una pace giusta. La nostra delegazione lavora a questo anche negoziando con la parte russa. Va abbastanza bene, mi è stato detto. Ma vedremo, i negoziati continueranno domani". Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky in un video.

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Ore 17.35 – Mosca si ritira dal Consiglio d’Europa

"La segretaria generale del Consiglio d'Europa ha ricevuto la notifica formale che la Russia si ritira dall'organizzazione, e anche informazioni sull'intenzione di Mosca di denunciare la Convenzione europea dei diritti umani". Lo dice il portavoce Daniel Holtgen.

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Ore 17.30 – Multata e rilasciata la giornalista 

La giornalista della televisione russa che era stata fermata per avere mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina è stata condannata a pagare un multa ed è stata rilaciata. Lo fa sapere il tribunale.

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Ore 17.20 – Putin: “Kiev non seria nel voler trovare una soluzione”

L'Ucraina non è seria nel voler trovare una soluzione mutualmente accettabile. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riporta il Cremlino - citato dall'agenzia Bloomberg - riferendo della conversazione con il presidente del Consiglio Ue Michel Michel.

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Ore 17.10 – Uccisa anche una giornalista ucraina

Anche la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova è morta in seguito all'attacco russo nel nord ovest di Kiev in cui è rimasto ucciso il cameraman della Fox Pierre Zakrewski. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina Unian, aggiungendo che il terzo reporter, il britannico Ben Hall, che era con loro nell'auto colpita e rimasto gravemente ferito, sarebbe stato sottoposto ad un intervento per l'amputazione di una gamba. La Fox, riferisce la Cnn, non ha ancora confermato se Kuvshinova stesse lavorando con il team dell'emittente americana.

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Ore 16.55 – Putin vieta l’ingresso in Russia a Trudeau

Mosca vieta l'ingresso in Russia al premier canadese Justin Trudeau. Lo riferisce il ministero russo degli Esteri, scrive la Tass. Poco prima aveva fatto la stessa cosa con il presidente americano Joe Biden.

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Ore 16.50 – Zelensky: “97 bimbi uccisi”

"Novantasette bambini sono uccisi dalle forze russe dall'inizio della guerra". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando al parlamento canadese.

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Ore 16.40 – Zelensky: “Le sanzioni non fermano la guerra”

"Le sanzioni che avete imposto non hanno fermato la guerra". Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky al parlamento di Ottawa rivolgendosi direttamente al premier canadese Justin Trudeau. "Noi vi chiediamo di fermare le bombe e voi 'esprimete la vostra profonda preoccupazione e ci chiedete di resistere ancora un po'?", ha insistito.

"Justin, puoi immaginare cosa significa per i tuoi bambini sentire i bombardamenti alle 4 di notte tutti i giorni? Vedere le tue città distrutte? La tua gente morire? Immagina se qualcuno occupasse Vancouver come stanno facendo con Mariupol, rimasta senza acqua, cibo,elettricità".

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Ore 16.20 – Ucciso un cameraman di Fox News

Dopo la morte di Brent Renaud, già reporter del New York Times, un altro addetto all’informazione ucciso in Ucraina. Si tratta di un cameraman dell’emittente Usa Fox News. Si chiama Pierre Zakrzewski ed è rimasto coinvolto nello stesso agguato in cui è stato ferito il collega Benjamin Hall.

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Ore 15.54 – Mosca sanziona Biden e Blinken

La Russia ha deciso di imporre sanzioni al presidente Usa Joe Biden e al segretario di Stato Antony Blinken. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. Mosca ha anche vietato al presidente degli Stati Uniti Joe Biden di entrare in Russia.

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Ore 15.30 – Usa: nuove sanzioni, anche a Lukashenko

Gli Stati Uniti impongono nuove sanzioni alla Russia per l'Ucraina e colpiscono anche il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, e alla sua famiglia. Lo comunica il Tesoro americano.

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Ore 15.14 – Nato: “Temiamo uso di armi chimiche”

Nella guerra in Ucraina lanciata dalla Russia "siamo preoccupati che Mosca possa mettere in scena un'operazione sotto falsa bandiera forse anche con armi chimiche". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg durante un punto stampa. 

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Ore 14.45 – “Pazienti in ostaggio dei russi in un ospedale di Mariupol”

“Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti di un ospedale di Mariupol”. Lo rende noto su Facebook la Media Human Rights Initiative (MHRI) ucraina. L'organizzazione spiega che i pazienti hanno contattato la MHRI, affermando che da ieri mattina l'ospedale regionale di terapia intensiva di Mariupol è stato occupato dalle truppe russe. I soldati sparerebbero dall'interno dell'ospedale, impedendo a chiunque di uscire. Alcune persone che avrebbero tentato di fuggire sarebbero state ferite.

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Ore 14 – Vertice Draghi-Sullivan: “Ferma condanna alla Russia, avanti uniti”

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto oggi un incontro con il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, sugli sviluppi e le implicazioni della guerra in Ucraina. Secondo quanto riferisce Palazzo Chigi, hanno condiviso "la ferma condanna per l'aggressione ingiustificata da parte della Russia e la necessità di continuare a perseguire una risposta decisa e unitaria nei confronti di Mosca".

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Ore 13.35 – Salgono a 44mila i profughi entrati in Italia

Salgono a 44.008 i profughi ucraini arrivati finora in Italia. Lo indica il Viminale sul suo sito. La rilevazione di ieri era ferma a 38.500, c'è stato quindi un incremento di oltre 5mila unità. La maggioranza rimane composta da donne, 22.331, e da minori, 17.858, mentre gli uomini sono 3.819. Le principali città di destinazione dichiarate al momento dell'ingresso in Italia sono ancora Milano, Roma, Napoli e Bologna.

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Ore 12.30 – Agenzia cyber: “Attenzione alle tecnologie russe”

L'evoluzione del conflitto in Ucraina potrebbe "pregiudicare l'affidabilità e l'efficacia" di tecnologie informatiche fornite da aziende legate alla Russia. L'allarme arriva dall'Agenzia per la cybersicurezza nazionale che raccomanda le aziende italiane "di procedere urgentemente ad un'analisi del rischio derivante dalle soluzioni di sicurezza informatica utilizzate e di considerare l'attuazione di opportune strategie di diversificazione per quanto riguarda, in particolare, le seguenti categorie di prodotti per la sicurezza dei dispositivi: antivirus, 'web application firewall', protezione della posta elettronica; protezione dei servizi cloud; servizi di sicurezza gestiti”. 

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Ore 11.40 – Unicef: “Ogni secondo un bambino diventa rifugiato”

Circa 1,4 milioni di bambini sono fuggiti dall'Ucraina da quando l'invasione russa è iniziata il 24 febbraio, il che significa che quasi un bambino al secondo è diventato un rifugiato. Lo ha detto James Elder, portavoce dell'agenzia Onu per l'infanzia Unicef. "In media, ogni giorno negli ultimi 20 giorni in Ucraina, più di 70.000 bambini sono diventati rifugiati", ha detto Elder, ciò equivale a circa 55 ogni minuto, "quindi quasi uno al secondo", ha detto. 

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Ore 10.50 – Bombardato nella notte l’aeroporto di Dnipro

L'aeroporto della città ucraina orientale di Dnipro ha subito una "distruzione massiccia" dopo due bombardamenti russi nella notte, hanno detto le autorità regionali. "Durante la notte, il nemico ha attaccato l'aeroporto di Dnipro. Due colpi. La pista di decollo e di atterraggio è stata distrutta. Il terminale è danneggiato. Distruzione massiccia", ha scritto Valentin Reznichenko, governatore della regione omonima su Telegram.

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Ore 9.45 – Approvato il quarto pacchetto di sanzioni Ue

Il Consiglio Ue ha adottato il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia: vietate tutte le transazioni con alcune imprese statali, previste restrizioni all'esportazione di beni e tecnologie per l'industria della difesa, per la sicurezza e per l'industria energetica. Stop all'export di beni di lusso. Confermata l'ipotesi di azioni per sospendere la Russia come “nazione favorita” nel Wto, l'organizzazione mondiale del commercio.

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Ore 9.30 – Cina: “Dagli Usa fake news sull’aiuto militare alla Russia”

Il portavoce presidenziale del Cremlino, Dmitry Peskov, "ha negato ieri che la Russia abbia chiesto alla Cina di fornire assistenza militare. Gli Usa creano e diffondono di tanto in tanto informazioni false, che non sono né professionali né etiche, per non parlare di responsabilità". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian. In tal modo, ha aggiunto, "non faranno altro che screditare ulteriormente l'America nel mondo".

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Ore 9 – I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia oggi a Kiev

I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia si recheranno oggi a Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Lo riferisce una nota del governo polacco. Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa "andranno oggi a Kiev come rappresentanti del Consiglio europeo, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro Denys Chmygal", si legge nella nota. "Lo scopo della visita è confermare l'inequivocabile sostegno dell'intera Unione Europea alla sovranità e all'indipendenza dell'Ucraina e presentare un ampio pacchetto di sostegno allo Stato e alla società ucraini".

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Ore 8.40 – I russi: “Occupata l’intera regione di Kherson”

Le forze armate russe hanno preso il controllo dell'intero territorio della regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale. Lo riferisce il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalle agenzie russe. 

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Ore 8.30 – Pechino: “Non vogliamo essere colpiti dalle sanzioni russe”

La Cina non vuole "essere colpita" dalle sanzioni alla Russia. Lo ha riferito il ministero degli Esteri.

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Ore 7.25 – Corridoi di evacuazione da Sumy

Previsti oggi corridoi di evacuazione da quattro città nella regione nord orientale di Sumy. Lo fanno sapere le autorità cittadine, secondo quanto riporta la Bbc. In un messaggio su Telegram il capo dell'amministrazione regionale di Sumy Dmytro Zhyvytsky ha detto che i percorsi di evacuazione dalle città di Sumy, Konotop, Trostianets e Lebedyn verranno attivati tra le 9 e le 21 ora locale (tra le 8 e le 20 in Italia). Sumy, vicina al confine russo, è stata in questi giorni sotto pesanti bombardamenti e i cittadini sono rimasti senza acqua. 

(Unioneonline)

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