Botta e risposta tra il cardinale George Pell e monsignor Angelo Becciu.

Ad alcune dichiarazioni comparse interviste del prelato australiano, prefetto della Segreteria per l'Economia fino al 2017 e di recente scagionato da tutte le accuse di pedofilia nel suo Paese, che ha sostenuto che l'ex sostituto della Segreteria di Stato avrebbe impedito controlli sui fondi del dicastero, hanno replicato a stretto giro i legali del cardinale sardo. 

"ll cardinale Angelo Becciu si rammarica delle parole attribuite al cardinale George Pell dalla stampa di oggi, relative alla stanca riproposizione, sia pure sotto forma di sospetto, di temi di notevole gravità. Dai fantasiosi collegamenti, ancorché in forma di dubbio, tra somme della Segreteria di Stato Vaticana e gli accusatori del processo che subì in Australia, ad eccentriche enfatizzazioni del pensiero in ordine all'autonomia finanziaria della Segreteria", si legge in una nota dell’avvocato di Becciu, Fabio Viglione.

"Quanto alla deprecabile allusione ai collegamenti con le gravi accuse ricevute - continua la nota -, la circostanza è stata smentita in modo netto dalle competenti Autorità nazionali. Rincresce che il Card. Pell continui a dar corpo a simili sospetti, autorizzando così allusioni a fantasiosi complotti che sarebbero stati orditi da chi, evidentemente, lo osteggiava. E spiace, a questo punto, dover annunciare querele nei confronti di chiunque, con una singolare tempistica, continua a riproporre questo fantasioso quanto calunnioso collegamento". "Quanto, poi, alla autonomia finanziaria della Segreteria di Stato - prosegue il comunicato -, è bene ricordare che essa è sempre stata difesa dal Santo Padre, da ultimo con il Motu proprio ‘I beni temporali’, con il quale veniva regolamentata la materia, escludendo dal controllo della Spe i beni gestiti dalla Segreteria di Stato; nonché, da un Rescriptum pontificio coevo, affidato al cardinale Parolin, Segretario di Stato, in cui tale autonomia veniva espressamente riaffermata. In questo senso, la diversità di vedute sulla corretta gestione dei beni temporali della Chiesa, che il Cardinale Becciu rivendica con la forza della propria onestà e del fedele servizio al Santo Padre, non può autorizzare il ricorso a mistificazioni, strumentalizzazioni ed attacchi ad personam sganciati dalla realtà storica". 

(Unioneonline/l.f.)

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