Più di un adolescente su sette, di età compresa tra i 10 e i 19 anni, soffre di un disturbo mentale diagnosticato, e per la maggior parte si tratta di ragazzi (89 milioni contro i 77 milioni di ragazze).

Il dato emerge dal rapporto dell’Unicef “La condizione dell’infanzia nel mondo - Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani” che è stato presentato oggi e che lancia l’allarme sulla condizione dei giovanissimi. Pesanti le ripercussioni sui disagi che conduce quasi 46mila adolescenti ogni anno a togliersi la vita.

Per quanto riguarda Medio Oriente, Nord Africa, Nord America ed Europa occidentale, il disturbo mentale è composto per il 40 per cento da ansia e depressione.

Ma ci sono anche problematiche quali ADHD, ansia, autismo, disturbo bipolare, disturbo della condotta, depressione, disturbi alimentari e schizofrenia che danneggiano i bambini e anche la società nel suo insieme e i governi, dice Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, “stanno investendo troppo poco per affrontare bisogni fondamentali”.

Secondo il documento inoltre un giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni dichiara di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività. Situazione che per un verso è stata aggravata dalla pandemia di coronavirus e che contemporaneamente rischia di avere un impatto futuro anche per molti anni.

(Unioneonline/s.s.)

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