Nuove sanzioni Ue contro la Russia. Si tratta del quinto “pacchetto” di provvedimenti presi da Bruxelles contro Mosca, dopo l’invasione dell’Ucraina, iniziata lo scorso 24 febbraio. 

Le nuove sanzioni preparate dalla Commissione presieduta da Ursula Von der Leyen prevedono  tra l’altro lo stop all'import di carbone dalla Russia (che vale 4 miliardi di euro l'anno) e il divieto di accesso ai porti europei per le navi di Mosca o comunque appartenenti a compagnie russe con alcune eccezioni riguardanti il trasporto di prodotti alimentari, aiuti umanitari e energia. Anche per le compagnie di trasporto su strada russe e bielorusse sarà vietato l'accesso in Ue. Tra le misure ulteriori, ci sono inoltre divieti all'export di prodotti verso la Russia, tra i quali i semiconduttori avanzati, per un valore di circa 10 miliardi di euro. 

Ancora, il pacchetto prevede lo stop totale alle transazioni riguardanti quattro banche chiave russe", tra le quali la Vtb, secondo più importante istituto del Paese. Le 4 banche, ha spiega von

der Leyen, "rappresentano il 23% del mercato del settore bancario russo e andranno a indebolire ulteriormente il sistema bancario" di Mosca. 

"Con il quinto pacchetto non abbiamo finito", ha precisato Von der Leyen. “Stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive che includano il petrolio e stiamo riflettendo su alcune proposte presentate dai Paesi membri come il tassare" l'import di energia dalla Russia o lo stabile "canali di pagamento specifici come dei depositi bloccati. Assumere una posizione chiara non è cruciale solo per l'Europa ma per tutto il mondo. Le atrocità commesse a Bucha e in altre aree non resteranno senza risposta, i colpevoli non resteranno impuniti".

(Unioneonline/l.f.)

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