Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov lascia l'incarico.

Dopo che nelle scorse settimane sono stati rimossi molti funzionari del ministero con le accuse di corruzione, anche il titolare del dicastero, cruciale per la guerra, viene sostituito. «Manteniamo la posizione. Grazie a tutti per il supporto e per le critiche costruttive. Traiamo le conclusioni. Continuiamo le riforme. Anche durante la guerra. Stiamo rafforzando la difesa e lavorando per la vittoria. Gloria all'Ucraina!», ha scritto oggi Reznikov su Twitter.

Nel frattempo l’Ucraina continua ad assistere a un vorticoso “cambio ai vertici”, con la nomina a nuovo ministro dell’Interno di Ihor Klymenko. Lo ha reso noto su Telegram il parlamentare Yaroslav Zheleznyak. Sono 321 i deputati che hanno votato per la nomina di Klymenko. Tutto ciò mentre l’offensiva russa continua a mettere in croce Kiev con l’invasione delle aree di Ugledar e Bakhmut, nella provincia orientale ucraina del Donetsk. Secondo quanto ha affermato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti, le forze ucraine hanno perso «oltre 6.500 uomini».

Al fronte di questi numeri, «L'Ucraina ha bisogno anche dei caccia», ha ribadito anche oggi il viceministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk, in un'intervista. «Sarebbe ora che la Germania facesse quello che ha annunciato e assumesse effettivamente un ruolo guida», ha aggiunto. «Dobbiamo aprire gli occhi sulla dimensione di questa guerra», continua Melnyk: «Abbiamo bisogno dell'aeronautica militare e della marina». Il viceministro ha anche affermato che l'Ucraina sarebbe pronta al negoziato di pace, ma la Russia no. In Germania, dopo la decisione dell'invio dei tank Leopard, il governo tedesco si è detto contrario alla consegna dei caccia

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(Unioneonline/v.f.)

© Riproduzione riservata