Ucraina, i russi prendono il controllo della centrale atomica più grande d’Europa
Aspra battaglia tra le forze di Mosca e quelle di Kiev ai reattori di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia, che riforniscono quasi metà dell'energia nucleare del Paese sotto attacco
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Dopo il nulla di fatto del nuovo round di colloqui diretti Ucraina-Russia nei boschi di Brest – se non per l'unico accordo sull'apertura di corridoi umanitari per evacuare i civili – tiri russi contro la centrale nucleare più grande d'Europa, colpita e incendiata, hanno evocato lo spettro di una nuova Chernobyl.
Russi e ucraini si sono fronteggiati davanti alla centrale a sei reattori di Enerhodar, nell'oblast di Zaporizhzhia, che rifornisce quasi metà dell'energia nucleare ucraina. Le truppe inviate da Mosca hanno esploso tiri d'artiglieria e di mitragliatrici pesanti "da tutte le parti", provocando un incendio.
Per ore si sono susseguiti gli appelli a cessare immediatamente i combattimenti attorno alla centrale, dal governo ucraino all'agenzia atomica dell'Onu (Aiea), dal presidente Usa Joe Biden, che ha parlato al telefono con il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, come ha fatto anche il premier britannico, Boris Johnson, che ha detto di voler convocare d'urgenza il Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Alla fine il portavoce della centrale ha fatto sapere che i pompieri sono riusciti a raggiungere l'impianto e hanno spento l'incendio. Nessun reattore "è stato coinvolto o colpito", ha detto in mattinata il direttore generale dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Nucleare, Rafael Mariano Grossi. Non ci sono vittime ma "due persone sono rimaste ferite": non sono operatori o tecnici della centrale “ma fanno parte del personale di sicurezza”. “Siamo fortunati”, ha aggiunto, “perché non c'è stato nessun rilascio di radiazioni nell'ambiente circostante e l'integrità dei reattori è stata mantenuta".
Il controllo della centrale è stato però preso dalle forze militari russe. La Russia ricorre al "terrore nucleare", ha accusato Zelensky, colpendo per la prima volta nella storia una centrale atomica: "Vuole ripetere la catastrofe di Chernobyl". "Vogliamo allertare il mondo sul fatto che nessun Paese al di fuori della Russia aveva mai sparato contro centrali nucleari. È la prima volta nella nostra storia, la prima volta nella storia dell'umanità. Questo Stato terrorista ora ricorre al terrore nucleare".
Putin intanto ha avvertito chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di "non esacerbare la situazione" imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. Il governo "non vede la necessità" che i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che "peggiorino i nostri rapporti".
(Unioneonline/l.f.)