Armi più potenti dagli Usa all’Ucraina: Joe Biden invierà a Kiev sistemi di missili a lungo raggio, Multiple Launch Rocket System o MLRS, quelli che da tempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede.

Le armi, che vengono prodotte negli Stati Uniti, sono in grado di sparare una raffica di razzi per centinaia di chilometri, e secondo Kiev potrebbe essere il punto di svolta nella loro guerra contro la Russia. 

Il Lugansk è ormai quasi interamente in mano russa, e lo stesso Boris Johnson ammette i progressi “lenti ma tangibili” delle truppe di Mosca. 

Oggi i russi hanno lanciato un missile sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro, uccidendo dieci persone e ferendone 35.

Vogliono ridurre in cenere il Donbass”, ha tuonato Zelensky nell’ennesimo video su Telegram.  “Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol”, ha proseguito, accusando i russi di mettere in atto un “genocidio” e puntando il dito contro l'Ue, che “non agisce con decisione sulle sanzioni”.

(QUI tutte le notizie sulla guerra)

(QUI tutti i video)

La giornata di ora in ora:

La Chiesa ortodossa ucraina: “Tagliato i legami con la Russia”

La Chiesa ortodossa ucraina, sostenuta da Mosca, afferma di aver tagliato tutti i legami con la Russia per l'invasione dell'Ucraina, dichiarando "piena indipendenza". "Non siamo d'accordo con la posizione del patriarca di Mosca Kirill... sulla guerra", si legge in un comunicato.

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Ipotesi Salvini a Mosca

Il Leader della Lega Matteo Salvini potrebbe recarsi a Mosca nei prossimi giorni. Lo rendono noto ambienti del partito spiegando che comunque è ancora tutto da decidere e che l'iniziativa al momento rimane una ipotesi di lavoro.

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Biden: “Putin vuole cancellare la cultura ucraina”

Vladimir Putin non solo vuole conquistare l'Ucraina ma "cancellarne la cultura": lo ha detto Joe Biden nel suo discorso per la cerimonia di laurea dei cadetti dell'Accademia navale di Annapolis.

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Putin: “Kiev ostacola i negoziati, crisi del grano non è colpa nostra”

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto al cancelliere austriaco Karl Nehammer, con cui ha avuto una conversazione telefonica, che Kiev ostacola il processo negoziale con la Russia. Lo riferisce il Cremlino, come riporta la Tass. I tentativi di incolpare la Russia per i problemi con le forniture alimentari sono "infondati", ha aggiunto Putin.

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“In 7 giorni 2.856 deportati da Mariupol”

Durante l'ultima settimana, la Russia ha deportato 2.856 persone dalla Mariupol occupata, secondo il consigliere del sindaco della città, Petro Andryushchenko, citato da Ukrainska Pravda.

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“La Russia vuole il genocidio”

La Russia sta spingendo verso un genocidio in Ucraina e commettendo atrocità intese a distruggere il popolo ucraino: lo affermano 30 esperti internazionali di diritto nel primo rapporto indipendente dall'inizio del conflitto, di cui la Cnn ha avuto visione. 

Nel documento, elaborato dal New Lines Institute for Strategy and Policy, think tank con sede negli Stati Uniti, e dal Raoul Wallenberg Center for Human Rights (Canada), vengono fornite "ampie e dettagliate prove su uccisioni di massa di civili, deportazioni forzate e retorica disumanizzante usata da alti funzionari russi per negare l'esistenza di un'identità ucraina". 

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“Contro l’Ucraina 2.400 missili”

La Federazione Russa ha già utilizzato 2.400 missili di diverso tipo contro l'Ucraina dall'inizio della guerra. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo discorso al think tank indonesiano Foreign Policy Community of Indonesia, riferisce Ukrinform.

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Zelensky: “Nessuna ansia di parlare con Putin ma è necessario”

L'Ucraina non è ansiosa di parlare con la Russia di Vladimir Putin, ma deve affrontare la realtà e sarà necessario per porre fine alla guerra: lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un discorso a un think tank indonesiano. Lo riporta la Reuters sul suo sito. "Ci sono cose da discutere con il leader russo. Non sto dicendo che il nostro popolo è ansioso di parlare con lui, ma dobbiamo affrontare la realtà. Cosa vogliamo da questo incontro? Rivogliamo le nostre vite. Rivogliamo la vita di un Paese sovrano all'interno del proprio territorio, ma la Russia non sembra essere pronta per seri colloqui", ha detto.

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Premier russo: “L’Occidente vuole cancellarci dalla mappa”

"L'Occidente sta cercando di cancellare il nostro Paese, di rimuoverlo dalla mappa del mondo". Lo ha affermato il primo ministro russo Mikhail Mishustin, citato dalla Tass. "Vengono imposte sanzioni finanziarie, economiche, umanitarie, la discriminazione e le pressioni continuano nei campi della scienza, dello sport, della cultura, e sui nostri compatrioti all'estero", ha aggiunto il premier. E questo "per la sola ragione che stiamo proteggendo i nostri interessi nazionali".

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Putin: “Le pressioni dell’Occidente quasi come un’aggressione”

Il presidente russo Vladimir Putin ha definito le pressioni esercitate da una serie di Paesi ostili come "quasi un'aggressione". Lo riporta la Tass.

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Johnson: “Russia fa progressi lenti ma tangibili”

La Russia fa "progressi lenti ma tangibili" in Ucraina. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson riferendosi all'avanzata delle truppe di Mosca nel Donbass. Secondo il primo ministro, il presidente Vladimir Putin "a caro prezzo per se stesso e per l'esercito russo sta continuando a rosicchiare terreno". Non bisogna, ha aggiunto Johnson, "lasciarsi cullare dall'incredibile eroismo degli ucraini nel respingere i russi dalle porte di Kiev" ma è "vitale" ora più che mai "sostenere militarmente gli ucraini".

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Missile su Dnipro, morti e feriti

Dieci persone sono morte e circa 35 sono rimaste ferite da un missile lanciato dai russi sulla caserma della Guardia Nazionale nel distretto di Dnipro. Lo ha affermato il capo militare della regione Gennady Korban come riporta Ukrainska Pravda.

Secondo Korban, tre missili sono stati lanciati dalla regione di Rostov, uno dei quali ha colpito il bersaglio.

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Mosca ribadisce: “Negoziati sospesi su decisione di Kiev”

I negoziati con l'Ucraina sono stati sospesi su decisione di Kiev, il che contrasta con le affermazioni di Zelensky sulla necessità di colloqui al massimo livello. Lo afferma il Cremlino, riporta la Tass.

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Lavrov: “L’Occidente ci ha dichiarato guerra totale”

L'occidente ha dichiarato guerra totale al mondo russo: lo ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov. Lo riporta la Tass.

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Kiev: “La Russia ha disseminato 500 mine nel Mar Nero"

La Russia ha disseminato nel Mar Nero tra le 400 e le 500 vecchie mine sovietiche, che vengono strappate dalle ancore quando il mare è agitato e vanno alla deriva, rendendo impossibile l'esportazione di merci dai porti ucraini. Lo afferma il portavoce dell'amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, aggiungendo che Mosca ha "creato una crisi alimentare nel mondo" e sta usando un "alibi informativo" incolpando l'Ucraina della crisi alimentare. Lo riporta la Bbc. 

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Bombardamenti su Mykolaiv, colpite anche le campagne

I bombardamenti russi sulla zona meridionale dell'Ucraina di Mykolaiv e Bashtansky hanno colpito anche le campagne, due donne che facevano pascolare le mucche sono state colpite e una è morta. Lo ha reso noto il rappresentante del comando operativo Sud Vyacheslav Nazarov aggiungendo che ci sono anche 14 civili feriti. Lo riporta

Unian.

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Severodonetsk, il sindaco: “Uccise 1.500 persone”

"Sono 1.500 le persone rimaste uccise dall'inizio della guerra a Severodonetsk", nella regione ucraina del Donbass (est): lo afferma il sindaco Oleksandr Stryuk citato dalla Bbc. La città è sottoposta a bombardamenti continui, il 60% del patrimonio abitativo è completamente distrutto e fino al 90% degli edifici sono danneggiati e necessitano di importanti riparazioni, aggiunge Stryuk. Circa 12.000-13.000 persone sono rimaste ancora in città.

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Zelensky: “Vogliono ridurre il Donbass in cenere”

Le forze russe vogliono "ridurre in cenere" il Donbass: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, descrivendo la crescente difficile posizione di Kiev nell'est del Paese. "L'attuale offensiva degli occupanti nel Donbass può rendere la regione disabitata", ha detto Zelensky. "Vogliono ridurre in cenere Popasna, Bakhmut, Lyman, Lysychansk e Severodonetsk. Come Volnovakha, come Mariupol", ha proseguito. Lo riporta la Cnn. Zelensky ha inoltre puntato il dito contro l'Ue, accusandola di non agire con decisione sulle sanzioni.

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Onu, bilancio vittime civili sale a 4.000

Sfiora quota 4.000 il bilancio delle vittime civili accertate in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso: lo ha reso noto l'agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani, secondo quanto riporta il Kiev Independent. Gli abitanti uccisi finora dalle forze russe sono infatti almeno 3.998 (dato aggiornato a mercoledì), mentre i civili feriti sono almeno 4.693. L'agenzia ritiene comunque che i dati effettivi siano molto più alti.

(Unioneonline)

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