Ucraina, 12 navi di grano salpano grazie a Onu e Turchia. Bombe russe sugli impianti per l’energia
Erdogan: “Pronti a mediare un nuovo accordo tra Mosca e Kiev per le esportazioni”. Razionamenti di elettricità dopo gli ultimi attacchi di MoscaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Dodici navi per l'esportazione di grano sono partite oggi dall'Ucraina, nonostante la Russia si sia ritirata dall'accordo sul grano mediato dalla Turchia e dall'Onu. Lo ha annunciato il ministro ucraino delle infrastrutture Oleksandr Kubrakov su Twitter.
"Oggi 12 navi hanno lasciato i porti ucraini. Le delegazioni dell'Onu e della Turchia hanno messo a disposizione dieci squadre di ispezione per controllare 40 navi al fine di soddisfare l'iniziativa sul grano del Mar Nero. Il piano di ispezione è stato accettato dalla delegazione ucraina. La delegazione russa è stata informata", ha affermato il ministro.
La Turchia, garante dell'accordo ormai traballante, si è nuovamente impegnata per ripristinare l’intesa. "Faremo nuovi sforzi per arrivare a una soluzione”, ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Intanto, in Ucraina continuano i combattimenti. L’esercito ucraino ha confermato che dalle postazioni russe, solo nella mattinata di lunedì, sono stati lanciati “più di 50 missili da crociera”.
Nel mirino delle truppe di Mosca anche infrastrutture per l’energia. Per questo le autorità ucraine hanno disposto il razionamento dell’erogazione dell’elettricità.
"Importante! A causa di massicci bombardamenti della infrastrutture critiche, vengono introdotte interruzioni d'emergenza della corrente elettrica", ha scritto su Telegram il vice capo dell'Ufficio del Presidente Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, sottolineando che alcuni missili russi sono stati abbattuti dalle difese aeree, mentre altri hanno colpito il bersaglio.
(Unioneonline)
Tutte le notizie sulla Guerra in Ucrana: LEGGI