La Russia ha "sospeso" la sua partecipazione all'accordo sul grano sottoscritto a luglio.

Lo ha annunciato Mosca, secondo quanto riporta la Tass, dopo aver denunciato un "massiccio" attacco con droni contro le proprie navi al porto di Sebastopoli in Crimea, che sarebbe stato condotto dagli ucraini con l'assistenza dei britannici.

“In seguito all'atto terroristico compiuto dal regime di Kiev con la partecipazione di esperti britannici contro navi della flotta del Mar Nero e navi civili impegnate per garantire la sicurezza dei corridoi del grano – ha fatto sapere il ministero della Difesa - la Russia sospende la sua partecipazione all'attuazione dell'accordo sull'esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini".

La Russia, fa eco il ministero degli Esteri di Mosca, considera sospeso l'accordo a partire da oggi e a "tempo indeterminato"

Londra e Kiev hanno respinto le accuse, rinfacciando ai russi di aver utilizzato un "falso pretesto" per tornare a ricattare il mondo: "Avevamo avvertito dei piani della Russia per rovinare l'iniziativa sui cereali del Mar Nero – il commento del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba -. Ora Mosca usa un falso pretesto per bloccare il corridoio del grano che garantisce la sicurezza alimentare a milioni di persone. Invito tutti gli Stati a chiedere alla Russia di smettere di fare i suoi giochi con la fame e di riprendere a rispettare i suoi obblighi".

E tra la comunità internazionale, a partire dall'Onu, è scattato l'allarme per l'approvvigionamento dei cereali, soprattutto ai Paesi più poveri: "È fondamentale che tutte le parti si astengano da qualsiasi azione che possa mettere in pericolo l'iniziativa sul grano, che è uno sforzo umanitario fondamentale che sta chiaramente avendo un impatto positivo sull'accesso al cibo per milioni di persone in tutto il mondo", ha affermato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric, citato dal Guardian. 

(Unioneonline/D)

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