Dopo oltre vent'anni, la polizia è riuscita a fare luce sul mistero di un neonato trovato senza vita all'interno di un bidone della spazzatura di una stazione di servizio di Seattle, nello Stato Usa di Washington.

In base all'autopsia effettuata dopo la macabra scoperta, avvenuta il 20 novembre 1997, il piccolo era stato abbandonato da vivo. E ora la madre, Christine Marie Warren, che oggi ha 50 anni, è stata rintracciata e arrestata con l'accusa di infanticidio.

Risalire alla donna è stato possibile grazie a una lunga e particolare indagine genetica, condotta utilizzando informazioni da un sito web pubblico di genealogia.

Proprio incrociando i dati contenuti sul sito e quelli del Dna del bebè gli inquirenti hanno individuato la madre, che a 23 anni di distanza sarà chiamata a comparire in tribunale, nella contea di King, per rispondere del delitto e del successivo tentativo di sbarazzarsi del corpicino.

Secondo una ricostruzione dell'accaduto, la donna avrebbe partorito il piccolo nel bagno della stazione di servizio, gettandolo poi in un bidone dei rifiuti. Quindi sarebbe fuggita senza lasciare traccia. Fino a oggi.

(Unioneonline/l.f.)
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