Due dei principali social network al mondo bloccano la propaganda cinese contro Hong Kong.

Twitter e Facebook, infatti, entrambi di proprietà dell'imprenditore statunitense Mark Zuckerberg, hanno sospeso diversi account aperti in Cina che avevano l'obiettivo di diffondere notizie false riguardo le manifestazioni pacifiche di Hong Kong.

I profili condividevano informazioni false sulle rimostranze facendo passare il messaggio che tutto si svolgesse nel caos e i manifestanti scendessero in piazza per agire in maniera violenta. Un post, addirittura, legava le loro iniziative ai combattenti dell'Isis.

Twitter ha bloccato in totale 936 account, mentre Facebook ha spiegato con una breve nota di aver arginato un'attività sospetta volta a manipolare le persone.

La contestazione dell'ex colonia britannica è legata alla legge sull'estradizione sollecitata dai cinesi e giudicata "non trasparente e politicizzata" da Hong Kong.

I due social sono vietati in Cina e sono accessibili solo a chi sa la Vpn, ossia una rete di telecomunicazioni privata.

(Unioneonline/M)
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