Una petroliera – la Xelo – con a bordo 750 tonnellate di gasolio è affondata al largo dei Gabes, in Tunisia, dopo essere rimasta bloccata a causa delle condizioni del mare. L'equipaggio era stato evacuato, ma ora si teme un disastro ambientale. Lo rendono noto le autorità locali. 

"La nave è affondata questa mattina nelle acque territoriali tunisine. Per il momento non ci sono perdite", hanno assicurato le autorità locali assicurato.

Anche il ministro tunisino dell'ambiente, Leila Chikhaoui, in un'intervista alla televisione nazionale ha parlato di "situazione attualmente sotto controllo".

Le autorità tunisine, ha assicurato il ministro, hanno attivato fin da subito un piano di emergenza al fine di scongiurare un disastro ambientale per l'intera regione. Chikhaoui ha quindi spiegato che si è proceduto alla "installazione di barriere antinquinamento intorno all'area dell'affondamento, col previsto pompaggio di olio combustibile e l'ispezione da parte di subacquei dello stato dello scafo".

"Ci sono perdite minime che non sono nemmeno visibili ad occhio nudo, quindi non dovrebbe esserci un disastro nel Golfo di Gabes", ha dichiarato invece Mohamed Karry, portavoce del tribunale di Gabes, presso il quale è stata aperta un'indagine per determinare le cause dell'incidente.

(Unioneonline/l.f.)

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