La Russia ha invaso l’Ucraina. Vladimir Putin alle 4 ore italiane (le 6 a Mosca) ha fatto la sua dichiarazione di guerra (QUI la dichiarazione e le reazioni dell’Occidente).

La diretta della crisi, tutti gli aggiornamenti in tempo reale (QUI invece le altre notizie sul conflitto).

Ore 19.45 – Biden: “Guerra premeditata da mesi” - "E' una guerra premeditata da mesi e Putin ne pagherà le conseguenze", diventerà un “paria sulla scena internazionale”. Lo ha detto il presidente Usa Joe Biden parlando alla nazione dalla Casa Bianca. Annunciate nuove sanzioni e il bando dell'export tecnologico, nella blacklist altre quattro banche statali russe. “Gli Stati Uniti rilasceranno ulteriori riserve petrolifere strategiche se servirà”, ha aggiunto: "Non ho nessun piano di parlare con Putin".

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Ore 19 – "Le forze russe hanno preso Chernobyl” – La presidenza ucraina ha affermato che le forze russe hanno preso l'area di Chernobyl. 

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Ore 18.50 – Biden: “Sanzioni devastanti” – “Ci siamo accordati per portare avanti ulteriori sanzioni alla Russia, che saranno devastanti". Lo twitta il presidente americano Joe Biden dopo il G7.

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Ore 18.15 – La Gran Bretagna bandisce tutte le banche russe e Aeroflot – Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato la messa al bando di tutte le banche russe dal mercato finanziario della City. Anche Aeroflot, principale compagnia aerea russa, mentre vengono sanzionati altri 100 fra individui, entità e società russe. Annunciate pure misure per limitare i capitali depositabili da cittadini russi in conti bancari nel Regno. 

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Ore 17.35 – Putin: “L'attacco era necessario per difenderci” – L'invasione dell'Ucraina è stata una "misura necessaria" da parte della Russia per difendere il proprio territorio. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, in un incontro con gli imprenditori locali.

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Ore 17.30 – Zelensky: “Russia ha preso lo scalo militare di Kiev” – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato in un videomessaggio la conquista da parte delle forze russe dell'aeroporto militare di Hostomel alle porte di Kiev, annunciando tuttavia il tentativo dell'esercito ucraino di riprenderne il controllo e che lo sbarco dei parà russi è stato per il momento "bloccato".

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Ore 17.20 – G7 alla Russia: “Ritiri le forze e fermi il bagno di sangue” – Il G7 chiede alla Russia una de-escalation: ritirare immediatamente le sue forze dall'Ucraina e fermare il bagno di sangue. Lo afferma il G7 in una nota.

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Ore 17 – “L’attacco punta a decapitare il governo di Kiev” – L'offensiva russa in Ucraina mira a "decapitare" il governo di Kiev: lo ha detto un alto dirigente dell'amministrazione americana. 

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Ore 16.36 – Mosca: “Risponderemo alle sanzioni” – La Russia risponderà con "inevitabili atti di rappresaglia" a quelle che definisce le sanzioni "illegittime" dell'Unione europea. Lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso la Ue, Vladimir Chizhov, citato da Interfax, sottolineando di averne informato l'Unione.

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Ore 16.33 – Oltre 100 missili usati dai russi – “Stimiamo che più di 100 missili russi sono stati usati" negli attacchi all'Ucraina. Lo afferma un funzionario del Pentagono citato dall'agenzia Bloomberg.

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Ore 16.30 – Coprifuoco a Kiev – Il sindaco di Kiev Vitali Klitchko ha annunciato il coprifuoco nella città. Dopo l’avvio dell’attacco il presidente Zelensky aveva invece imposto la legge marziale in tutta la nazione. Provvedimenti di “guerra”, dunque, nel Paese sotto attacco russo.

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Ore 16.20 – Zelensky: “I russi vogliono la centrale di Chernobyl”

“Le forze di occupazione russe stanno cercando di impadronirsi della centrale di Chernobyl. I nostri soldati stanno dando la vita perché la tragedia del 1986 non si ripeta. L'ho segnalato anche al premier svedese. Questa è una dichiarazione di guerra a tutta l'Europa". Così su Twitter il presidente ucraino Zelensky.

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Ore 15.50 – Ungheria: “Pronti ad aiutare i profughi” – "Il governo ungherese, insieme ai suoi alleati dell'Ue e della Nato, condanna l'azione militare della Russia". Lo afferma il primo ministro magiaro, Viktor Orban. Il premier ritiene che l'Europa rimarrà unita sulla questione e potrebbe adottare misure congiunte per rispondere all'attacco di Mosca. "Le unità militari e di polizia designate hanno iniziato a lavorare nell'area del confine ucraino-ungherese", spiega Orban, aggiungendo che l'Ungheria è pronta a "fornire assistenza" ai profughi e sarà in grado di "affrontare questa sfida in modo rapido ed efficace".

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Ore 15.32 – Nuove sirene d'allarme a Kiev

Nuove sirene d'allarme per possibili bombardamenti a Kiev. La popolazione è stata invitata a recarsi nei rifugi antiaerei. Lo riferisce l'amministrazione locale.

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Ore 15.10 – Colpito un ospedale, 4 morti – I russi, secondo le informazioni diffuse dal comando militare ucraino, hanno colpito un ospedale a Vuhledar, nella regione di Donetsk. Il bilancio è di 4 morti e 10 feriti, tra cui 6 medici. 203 sarebbero gli attacchi dall'inizio della giornata in quasi l'intero territorio.

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Ore 15 – Mosca: “Distrutti 74 obiettivi militari”

Mosca afferma di aver distrutto 74 obiettivi militari, incluse 11 piste d'atterraggio. Lo dichiara l'esercito russo.

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Ore 14.50 – Kiev: “Noi attaccati su più fronti, ci serve aiuto”

La Russia sta attaccando l'Ucraina su più fronti, da nord, est e sud. Lo ha detto consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta la Cnn. "Il nostro esercito respinge gli attacchi, il nemico subisce perdite significative", ha aggiunto.

"La cosa principale ora è concentrarsi il più possibile sulla difesa del Paese e sulla salvaguardia della normalità delle persone", ha affermato Podolyak. Avvertendo però che "l'Ucraina ha bisogno di più sostegno dal mondo, un sostegno specifico: supporto tecnico-militare e finanziario e severe sanzioni contro la Russia. L'Occidente deve agire oggi".

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Ore 14.42 – Attesa per le dichiarazioni di Biden, alle 18 annuncerà nuove sanzioni

Joe Biden rilascerà una dichiarazione sull'Ucraina e annuncerà nuove sanzioni sulla Russia alle 12 ora locale, le 18 italiane. Lo riporta la corrispondente di Cnn alla Casa Bianca citando alcune fonti dell'amministrazione. Il presidente Usa ha riunito il Consiglio di sicurezza nazionale.

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Ore 14.35 – Combattimenti a 30 chilometri da Kiev

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhaylo Podolyak afferma che ci sono pesanti combattimenti all'aeroporto di Hostomel, a circa 30 chilometri a nord-ovest di Kiev. Lo riporta Bloomberg.

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Ore 14.25 – “Bombe vicino alla scuola italo-ucraina”

"Stamattina abbiamo sentito i bombardamenti alla periferia di Zhytomyr, a circa 40 km da qui, dove c'è la base aerea di Ozerne. I bambini sono rimasti a casa, a scuola ora siamo solo in 6 tra docenti e personale. Siamo nel rifugio e cerchiamo di capire cosa fare". Lo dice Nataliya Nagalevska, insegnante della scuola italo-ucraina 'Vsesvit' di Zhytomyr, a 150 km a ovest di Kiev. "La nostra provincia confina con la Bielorussia, girano voci che qualche carro armato sia entrato da lì", aggiunge.

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Ore 14.10 – Kiev si aspetta un attacco alla sede del governo

Durante un briefing presso l'ufficio presidenziale di Kiev, il consigliere di Zelensky Mykhailo Podolyak ha consigliato ai giornalisti di lavorare dalle loro redazioni poiché le autorità ucraine si aspettano un assalto alla sede del governo. Lo rendono noto su Twitter diversi media presenti nella capitale ucraina.

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Ore 14 – Von der Leyen: “Sanzioni durissime”

"L'Ue renderà al Cremlino impossibile continuare con la sua azione. Più tardi presenteremo un pacchetto di sanzioni massicce e mirate. Saranno sanzioni finanziarie molto dure, avranno un impatto molto pesante sull'economia russa e andranno a sopprimere la crescita della Russia, ad erodere la sua base industriale. Vedremo molti capitali uscire dal Paese. Limiteremo l'accesso di Mosca alle tecnologie chiave". Lo annuncia il presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen dopo l'incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e il presidente del consiglio Ue Charles Michel.

“Putin dovrà spiegare queste sanzioni al popolo russo, che non ha voluto questa guerra”, ha aggiunto Von der Leyen.

Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha invece lanciato un appello alla Bielorussia: “Avete la possibilità di non seguire la Russia in questa tragedia”, ha detto.

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Ore 13.56 – Razzi alla periferia di Kiev, morti e feriti

La Russia ha lanciato due razzi contro la città di Brovary, alla periferia di Kiev, colpendo due unità militari ucraine e provocando almeno 6 morti e 12 feriti. Lo riferisce il Centro di Kiev per le comunicazioni strategiche e la sicurezza delle informazioni.

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Ore 13.50 – Lukashenko: “Se necessario nostre truppe in Ucraina”

Le truppe bielorusse potrebbero partecipare all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia se questo fosse necessario: lo ha detto il leader bielorusso, Alexander Lukashenko. Lo riporta la Bbc, che cita l'agenzia di stampa statale Belta.

"Lo ripeto: le nostre truppe non ci sono. Ma se è necessario per la Bielorussia e la Russia, ci saranno", ha affermato Lukashenko.

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Ore 13.45 – Draghi: “Ambasciata a Kiev operativa, anche a tutela dei 2mila italiani residenti”

"La nostra Ambasciata a Kiev è aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L'Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione". Lo ha detto in una dichiarazione alla stampa Mario Draghi.

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Ore 13.40 – Draghi: “Dure sanzioni, Putin metta fine allo spargimento di sangue”

"Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraini in modo incondizionato". lo afferma il premier Draghi, che parla di un dialogo con Mosca “ora impossibile” e annuncia “dure sanzioni” che saranno decise in sede Ue.

"Sono ore di grande preoccupazione per i cittadini: domani riferirò al Parlamento sul conflitto in corso, il governo intende lavorare senza sosta per risolvere la crisi accanto ai nostri alleati e faremo tutto il necessario" per garantire la "sovranità del''Ucraina e la sicurezza dell'Ue, l'ordine internazionale che si basa sulle regole da noi tutti condivise", aggiunge il presidente del Consiglio.

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Ore 13.35 – Si schianta aereo militare ucraino

"Un aereo militare delle forze armate ucraine con 14 persone a bordo si è schiantato tra i villaggi di Zhukivtsi e Trypillia, nel distretto di Obukhiv", a sud di Kiev, "provocando cinque morti". Lo riferisce il ministero degli Interni ucraino.

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Ore 13.25 – Mosca: “Pronti a negoziare se l’Ucraina cede le armi”

La Russia è pronta a tenere negoziati con la leadership ucraina sul suo status neutrale e sulla promessa di non ospitare armi sul suo territorio: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Interfax.

"Il presidente russo, Vladimir Putin ha espresso la sua visione su ciò che ci aspetteremmo dall'Ucraina per risolvere questi problemi concettualmente di 'linea rossa'. Si tratta del suo status neutrale e del rifiuto di ospitare armi", ha detto Peskov aggiungendo che "la domanda è se la leadership dell'Ucraina è pronta a parlare di questo".

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Ore 13.20 – Ipotesi ridislocamento truppe italiane

Tra domani e sabato, secondo quanto si apprende da fonti di governo, si potrebbe riunire di nuovo il Consiglio dei ministri per varare un decreto per un nuovo dislocamento delle truppe italiane, in linea con il dispositivo che sta mettendo in campo la Nato dopo gli attacchi russi in Ucraina. Le decisioni, viene sottolineato, sono subordinate al Consiglio superiore di Difesa, convocato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pomeriggio.

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Ore 13.15 – Johnson: “Putin dittatore, fermarlo anche militarmente”

"Diplomaticamente, politicamente, economicamente e - eventualmente - militarmente, questa orribile e barbara avventura del dittatore Vladimir Putin deve finire con un fallimento". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson.

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Ore 13.02 – Le truppe russe avanzano verso Kiev

Le truppe russe hanno sfondato e sono penetrate nella regione di Kiev. Lo hanno annunciato i soldati ucraini che presidiano la frontiera. 

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Ore 12.50 – Erdogan: “Attacco inaccettabile”

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha definito l'operazione militare della Russia in Ucraina "inaccettabile" descrivendola come "un colpo alla stabilità e alla prosperità della nostra regione" durante una conferenza ad Ankara. Lo fa sapere l'agenzia Anadolu.

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Ore 12.35 –  Strage a Odessa

Un raid aereo russo su una base militare nei pressi di Odessa, porto strategico ucraino sul Mar Nero, ha provocato almeno 18 morti, tra cui 10 donne. Lo riferisce in una nota l'amministrazione regionale. "In questo momento, stiamo ancora scavando tra le macerie", aggiunge la nota.

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Ore 12.20 – Stoltenberg: “Brutale atto di guerra”

“La Russia ha attaccato l'Ucraina, è un atto brutale di guerra. Quello che avevamo detto da mesi è successo. È un momento grave per noi, la guerra è in Europa”. Lo ha detto, in conferenza da Bruxelles, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg.

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Ore 11.55 – Nato: “Non accetteremo riconoscimenti illegali di Mosca”

"I Paesi alleati della Nato non accetteranno mai riconoscimenti illegali" da parte di Mosca. "Richiamiamo con urgenza la Russia a tornare indietro dal percorso di violenza e aggressione scelto". È quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio Atlantico della Nato.

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Ore 11.50 – Macron: "Vertice Nato”. Scholz: “È la guerra di Putin”

Il presidente francese Emmanuel Macron ha chiesto la riunione di un vertice Nato "al più presto". "Per tutto questo non c'è alcuna giustificazione. Questa è la guerra di Putin", ha detto invece il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

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Ore 11.45 – Lukashenko: “Aumentano forze Nato al confine bielorusso”

La Nato sta rapidamente aumentando le sue forze al confine con la Bielorussia dai lati polacco e baltico: lo ha detto il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta la Tass. "Lungo il perimetro del nostro confine in Polonia e gli Stati baltici, il potenziale militare della Nato sta aumentando rapidamente", ha osservato il leader bielorusso.

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Ore 11.45 – Ambasciatore russo a Roma: “Italia garantisca la sicurezza dei russi”

L'ambasciatore di Mosca a Roma, Sergey Razov, "ha espresso l'auspicio che, rispetto alla situazione ucraina, l'Italia mantenga quella politica ponderata che tradizionalmente caratterizza le relazioni bilaterali tra Russia e Italia". Lo scrive in una nota l'ambasciata russa, dopo la convocazione stamani del diplomatico alla Farnesina.

L’ambasciatore chiede anche “di garantire al dovuto livello la sicurezza di tutti i cittadini russi che si trovano in territorio italiano, compreso il personale delle missioni diplomatiche della Federazione Russa”.

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Ore 11.40 – Testimone: “Bombardato anche l’aeroporto di Kiev”

"Abito nella zona centrale di Kiev. Sono stata svegliata all'alba da una telefonata di mia madre che mi ha detto di aver sentito quattro/cinque esplosioni vicino casa sua provenienti dall'aeroporto internazionale di Kiev-Boryspil. È stato attaccato l'aeroporto e la base militare di Brovary, città dove sono nata": lo dice Anastasiya Menzhega, 25 anni, architetto e designer di Kiev.

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Ore 11.30 – Zelensky: “Russia come i nazisti nella Seconda guerra mondiale”

"La Russia ci ha attaccato a tradimento questa mattina, come ha fatto la Germania nazista negli anni della seconda guerra mondiale. Ad oggi, i nostri paesi si trovano su lati diversi della storia mondiale. La Russia ha intrapreso la strada del male, ma l'Ucraina si sta difendendo e non rinuncerà alla sua libertà, qualunque cosa pensi Mosca". Lo ha twittato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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Ore 11.15 – Zelensky: “Donate sangue, serve ai militari feriti”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un appello affinché i cittadini ucraini donino il sangue, "ne hanno bisogno militari feriti", ha detto. Si è rivolto anche ai datori di lavoro, chiedendo loro di prendersi cura dei dipendenti, di assicurare che le forniture non siano interrotte.

Intanto gli ospedali sono in difficoltà: bloccati anche gli interventi urgenti, in molti oggi non si sono presentati al lavoro “per mettere in sicurezza le famiglie”.

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Ore 11.10 – Lituania impone stato d’emergenza

La Lituania impone lo stato di emergenza dopo l'attacco russo all'Ucraina. "Oggi firmerò un decreto che impone lo stato di emergenza", ha detto il presidente lituano Gitanas Naueda in una riunione del Consiglio di difesa nazionale, confermando che il Paese è pronto a "chiedere l'attivazione dell'articolo 4 della Nato" che prevede consultazioni di emergenza se un membro dell'alleanza è minacciato.

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Ore 11 – Kiev: “Più di 40 soldati e 10 civili ucraini uccisi”

"Più di 40 soldati ucraini e circa 10 civili sono stati uccisi". Lo rende noto la presidenza ucraina.

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Ore 10.40 – Mosca: “I civili non hanno nulla da temere”

L'esercito russo afferma che i civili in Ucraina "non hanno nulla da temere".

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Ore 10.15 – Mariupol, il sindaco: “Case distrutte, ferito anche un bimbo”

"Dodici case sono state distrutte. Sei persone sono state ferite, fra cui un bambino". Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Boitschenko, in una conferenza stampa in corso e mandata in onda dall'emittente tedesca NTV sul primo bilancio dell'attacco russo. "La cosa più importante è restare tranquilli e non finire nel panico", ha aggiunto. Mariupol si trova nell'Ucraina del sudest, è una delle città più colpite.

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Ore 10.10 – Kiev chiama i cittadini alle armi

Tutti coloro che sono pronti e sanno come utilizzare le armi possono unirsi alle Forze di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nella loro regione: lo ha scritto oggi su Facebook il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, sottolineando che il Paese "sta passando alla modalità di difesa completa". Lo riporta Interfax.

Oltre alla capitale, le città più sotto assedio dei bombardamenti sono Kharkiv (est), Ivano Frankivsk (ovest), Kramatorsk (est), Dnipro (est), Odessa (sud) e Mariupol (sudest).

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LE IMMAGINI DA KIEV: 

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Ore 10.05 – Kiev: “Uccisi 50 russi”

L'Ucraina afferma di aver ucciso "circa 50 occupanti russi".

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Ore 10 – Berlino: “Ci siamo svegliati in un altro mondo”

"Cari cittadine e cittadini oggi ci siamo svegliati in un altro mondo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Annalena Baerbock in uno statement a Berlino. "Siamo senza parole, ma non siamo inermi", ha aggiunto, annunciando il coordinamento con i partner per approvare nuove "durissime" sanzioni.

"Non possiamo essere così dipendenti" sul fronte energetico "da un Paese che ovviamente non rispetta più il diritto internazionale", ha detto invece il ministro dell'Economia, Robert Habeck, ribadendo che il Nord Stream 2 non entrerà in funzione "nel breve-medio termine".

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Ore 9.50 – Farnesina convoca l’ambasciatore russo

Il Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ambasciatore Ettore Francesco Sequi, ha convocato questa mattina su istruzioni del Ministro Luigi Di Maio l'Ambasciatore della Federazione Russa presso la Repubblica Italiana, Sergey Razov. L'Ambasciatore Sequi - fa sapere la Farnesina - ha espresso al diplomatico russo la ferma condanna del Governo italiano per la gravissima, ingiustificata e non provocata aggressione di Mosca ai danni dell'Ucraina, che costituisce una chiara e netta violazione del diritto internazionale.

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Ore 9.35 – Lukashenko: “Bielorussia non partecipa all’invasione”

L'esercito bielorusso non sta partecipando all'invasione russa dell'Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente Lukashenko.

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Ore 9.20 – Cina: "Invasione? Parola preconcetta”

All'ennesima domanda sulla "invasione" dell'Ucraina da parte della Russia posta dai media occidentali, la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, ha respinto "l'uso preconcetto delle parole". Nel corso del briefing quotidiano, Hua ha aggiunto di ritenere la vicenda un "tipico stile di fare le domande dei media occidentali".

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Ore 9.10 – Ue: “Pesanti sanzioni, indeboliremo l’economia russa”

"Putin ha portato la guerra in Europa, il suo obiettivo è la stabilità in Ue. Presenteremo oggi un pacchetto di estese sanzioni, indeboliremo l'economia russa". Lo dice la presidente della Commissione Ue Urusula von der Leyen. "Adotteremo il più dure pacchetto di misure mai adottato", aggiunge l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Borrell.

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Ore 9.10 – Varsavia chiede attivazione articolo 4 della Nato

Varsavia chiede l’attivazione dell'articolo 4 del trattato Nato, che prevede "consultazioni di emergenza se un membro è minacciato". L'ambasciatore polacco a Bruxelles, dove ha sede la Nato, "ha presentato una richiesta al segretario generale della Nato, insieme a un gruppo di alleati", ha detto il portavoce del governo polacco Piotr Mueller. L'Ucraina non è un membro della Nato, ma l'alleanza ha ripetutamente condannato le aggressioni della Russia contro il suo vicino.

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Ore 9.05 – Kiev smentisce sbarco dei russi a Odessa

Le forze armate ucraine hanno smentito che vi sia stato uno sbarco di truppe russe a Odessa, sul Mar Nero. E' quanto si legge in un comunicato dello Stato maggiore pubblicato dall'agenzia Unian. "Le informazioni sullo sbarco delle truppe russe a Odessa non sono vere", si legge nel testo. Ma le forze di terra russe sono entrate nel territorio ucraino da più punti della frontiera, sottolineano le guardie di frontiera ucraine, pubblicando un video che mostra i veicoli contrassegnati con il marchio Z.

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Ore 9 – Le testimonianze: “Cadono bombe, chiediamo aiuto”

"Ci stanno bombardando, sentiamo forti esplosioni ovunque, ci sono molti aerei che passano sopra le nostre teste e bombe che cadono. E' difficile mettersi in contatto con l'esterno, anche con i mezzi tecnologici. Chiediamo aiuto a tutti". E’ la testimonianza di Lyubomyr, un ragazzo che abita a Kolomyja, città dell'Ucraina occidentale.

"E' scoppiata la guerra, abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile". Questa invece la testimonianza di Anastasiya Menzhega, 25 anni, architetto e designer a Kiev. "Ci sono esplosioni ovunque. Chiediamo aiuto al più presto".

(Unioneonline/L)

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