All’indomani del nuovo fallito attentato contro Donald Trump, l’ex presidente attacca Kamala Harris e Joe Biden sostenendo che la loro retorica è responsabile del tentato omicidio.

In un'intervista a Fox News, il tycoon ha detto che l'attentatore «ha agito sull'onda di un linguaggio altamente incendiario da parte dei democratici».

Intanto emerge che Ryan Routh, l'uomo sospettato di voler uccidere Donald Trump, è stato accusato di crimini federali legati alle armi da fuoco, e in particolare il possesso di un'arma nonostante fosse un condannato e il possesso di un'arma con numero di serie parzialmente cancellato. Lo riporta l'Associated Press, sottolineando che rischia 15 anni di prigione per la prima accusa e altri cinque per la seconda. 

Chi è Ryan Routh

Originario del North Carolina, trasferitosi alle Hawaii nel 2018 dove ha aperto un'impresa edile, Routh ha una lunga fedina penale, dal possesso di droga alla guida senza patente. Nell'aprile del 2022, poco più di un mese dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il 58enne arrivò a Cracovia assieme ad altri europei di mezza età con l'obiettivo di combattere al fianco delle forze di Kiev.  Una moglie, tre figli di 23, 27 e 29 anni, è un donatore di candidati e cause democratiche ed è politicamente molto attivo sui social.  «È un uomo onesto e gran lavoratore. Non so quello che sia accaduto in Florida: da quello che ho sentito non sembra la persona che io conosco», ha raccontato il figlio Oran ai media, sostenendo che il padre era andato in Ucraina per «portare aiuti umanitari».

Il post di Musk

E intanto fa discutere anche un controverso post di Elon Musk su X: «E nessuno sta nemmeno cercando di assassinare Biden/Kamala...», aveva scritto il patron di Tesla. Travolto dalle polemiche, lo ha poi cancellato: «Le battute sono molto meno divertenti se non si conosce il contesto e il testo è semplicemente riportato», ha aggiunto in un nuovo post.

(Unioneonline/D)

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