Spari al golf club di Trump, Fbi: «Volevano ucciderlo». Lui replica: «Non mi arrenderò mai»
Fermato l’attentatore: è un 58enne che sosteneva la causa dell’UcrainaSecondo tentato assassinio, in due mesi, per Donald Trump. «Sto bene, non mi arrenderò mai», ha rassicurato l'ex presidente a stretto giro.
L'allarme è scattato intorno alle 13.30. Trump stava giocando a golf al suo club di West Palm Beach: era fra la quinta e la sesta buca quando un agente del Secret Service che lo precedeva ha individuato la canna di un fucile che sbucava dalla recinzione ed è intervenuto aprendo il fuoco, mettendo in fuga l'uomo armato. I suoi colleghi, nel frattempo, hanno messo al sicuro Trump: si sono avventati su di lui e lo hanno coperto, protetti anche da cecchini con i treppiedi.
L'ex presidente è stato poi allontanato su una golf car, prima di rientrare a Mar-a-Lago con una scorta rafforzata.
Un testimone nelle vicinanze ha visto il sospettato scappare dai cespugli ed è riuscito a scattare foto dell'auto su cui è fuggito, una Nissan Nera, e della targa. Consegnate le immagini alla polizia, gli agenti sono riusciti a individuarlo e fermarlo: quando lo hanno bloccato non era armato ed era calmo, senza mostrare grandi emozioni.
Il testimone lo ha identificato e ora l'uomo, il 58enne Ryan Wesley Routh, è sotto custodia della polizia. «Non ha rilasciato dichiarazioni», ha detto lo sceriffo Ric Bradshaw. L’uomo, che si è trasferito alle Hawaii nel 2018 e che ha un passato alla North Carolina Agricultural and Technical State University, era molto attivo sui social. Una lunga fedina penale, sosteneva la causa ucraina e criticava apertamente Donald Trump.
Fra i cespugli la polizia ha trovato uno zaino, una telecamera GoPro e un fucile stile Ak-47 con il mirino, un semiautomatico che rendeva Trump “vicino” al pericolo nonostante fosse in realtà fra i 270 e i 400 metri di distanza. Le indagini sono nelle fasi iniziali, anche se l'Fbi, senza giri di parole, afferma di indagare "su quello che appare il tentato assassinio dell'ex presidente". Il movente del sospettato non è ancora chiaro.
Joe Biden e Kamala Harris sono stati informati dell'episodio e continueranno ad essere aggiornati. Il presidente e la vicepresidente sono "sollevati" dal fatto che Trump stia bene. «Sono lieta che stia bene. La violenza non ha posto in America», ha aggiunto Harris. «Ho appena parlato con il presidente Trump. E' una delle persone più forti che io conosca. E' di buon umore, ed è più determinato che mai a salvare il Paese», ha messo in evidenza il senatore repubblicano alleato di Trump, Lindsey Graham.
La sparatoria nelle vicinanze di Trump arriva a due mesi dal tentato assassinio dell'ex presidente a Butler, in Pennsylvania, per mano del 20enne Thomas Crooks, ucciso sulla scena da un cecchino. Crooks ha colpito l'ex presidente mentre era sul palco, ferendolo all'orecchio ma uccidendo un'altra persona e ferendone altre due. Un tentato omicidio che ha scatenato una bufera sul Secret Service, costringendo la direttrice a dimettersi. In questa occasione, gli agenti a seguito di Trump hanno reagito prontamente evitando il peggio a 51 giorni da elezioni che saranno decise, molto probabilmente, da qualche migliaio di voti.
(Unioneonline/v.l.)