Due forti scosse di terremoto, di magnitudo 7.4 e 6.5, sono state registrate nella notte a Taiwan: il primo sisma è stato localizzato a 18 km a sud-est di Hualien City, a circa 155 km a sud della capitale Taipei, ad una profondità di 34,8 km. Il secondo sisma è stato registrato in mare, a 11 km a nord-est di Hualien City, ad una profondità di 11,8 km.

La prima scossa, la «più forte degli ultimi 25 anni», avrebbe fatto crollare numerosi edifici nella zona vicino all’epicentro e ci sarebbero persone intrappolate sotto le macerie.

Al momento le autorità locali parlano di 9 morti, più di 700 feriti e 77 persone sotto le macerie, ma i dati sono in aggiornamento. Più di 87mila invece i cittadini rimasti senza elettricità e molti quelli bloccati nei tunnel.

Un’emittente locale di Taiwan pubblica le immagini di un edificio residenziale di cinque piani gravemente danneggiato: il primo piano del palazzo è crollato mentre il resto è inclinato con un angolo di 45 gradi. 

Nella capitale Taipei, tegole sono cadute dagli edifici più vecchi e si registrano danni all'interno di alcuni complessi di uffici.

Il servizio ferroviario è stato sospeso in tutta l'isola di 23 milioni di abitanti, così come il servizio della metropolitana a Taipei. Nella capitale però la situazione è tornata rapidamente alla normalità e le scuole sono aperte.

Grande paura anche in Giappone, dove la violenta scossa registrata a Taiwan ha fatto scattare nelle prime ore l’allerta tsunami, con le autorità della prefettura meridionale di Okinawa che hanno sospeso i voli nel principale aeroporto della regione. L’allerta è poi stata revocata.

Nel frattempo la Cina ha già annunciato di essere pronta ad «offrire assistenza».

(Unioneonline/v.l.)

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