L'ex amministratore delegato di France Telecom, Didier Lombard, è stato condannato per mobbing "morale e istituzionale" nel processo sull'ondata di suicidi dei dipendenti che dieci anni fa scosse il colosso francese delle Tlc.

Il mega-manager francese, ex numero uno di France Telecom, dovrà scontare un anno di carcere di cui otto mesi con la condizionale.

Condannati alla stessa pena anche altri due dirigenti e la stessa società, che dovrà pagare una multa di 75mila euro.

L'inchiesta si è concentrata sui casi di 39 dipendenti, 19 dei quali si sono tolti la vita, 12 hanno tentato di farlo e otto hanno sofferto di gravi forme di depressione. Tutto nel giro di pochi mesi, tra il 2008 e il 2009, nel periodo in cui l'azienda aveva avviato una riorganizzazione che prevedeva il taglio di 22mila posti di lavoro e 10mila persone messe in mobilità.

Lombard e gli altri dirigenti, adottando questa politica di ristrutturazione, secondo le accuse si sarebbero resi colpevoli di "vessazioni morali"."Le trasformazioni che un’azienda deve affrontare non sono piacevoli. È così, non c’è nient’altro che avrei potuto fare", si è difeso Lombard.

Tra i casi al vaglio degli inquirenti quello di Remy Louvradoux, che si è tolto la vita a 57 anni qualche giorno prima che la figlia compisse 18 anni. In azienda da tanti anni, a Louvradoux venne cambiato incarico quattro volte in tre anni, mentre il dipendente continuava a lavorare a livelli massimi per evitare altri spostamenti. "Il suicidio rimane l'unica soluzione", aveva scritto in una lettera ai suoi capi nel 2009.

Anche la vedova di un altro dipendente che si è tolto la vita, Michel Bugead, ha testimoniato che il marito scrisse alla direzione per esprimere le sue preoccupazioni, mentre un tecnico di 51 anni di Marsiglia, anche lui suicida, accusò i suoi capi in una missiva di "management del terrore".

(Unioneonline/D)
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