Un altro nome eccellente finisce nel lungo elenco degli accusati di molestie.

Stavolta nel mirino della bufera che da Harvey Weinstein, passando per Kevin Spacey fino al nostrano regista Fausto Brizzi, sta scuotendo lo star system, è finito l'amministratore delegato della Cbs, Leslie Moonves.

Lo ha annunciato lo stesso network televisivo americano di cui è Ceo.

Le accuse sono contenute in un articolo pubblicato su The New Yorker da Ronan Farrow, il giornalista che per primo ha fatto scoppiare il caso Harvey Weinstein e ha dato il via al movimento del #metoo.

Ronan ha intervistato sei donne che affermano di essere state molestate da Moonves sul posto di lavoro. Gli episodi sarebbero avvenuti nell'arco di decenni, a partire dagli anni Ottanta. A puntare il dito c'è anche l'attrice Illeana Douglas, che racconta di essere stata licenziata per aver respinto Moonves che aveva cercato di "baciarla in modo violento" su un divano del suo ufficio.

"Ci sono state situazioni, avvenute decenni fa - ha dichiarato lui sempre al New Yorker - in cui ho potuto mettere alcune donne a disagio con le mie avances".

"Questi sono stati errori per i quali mi rammarico enormemente ma ho sempre compreso e rispettato il principio che 'no significa no' e non ho mai abusato della mia posizione per mettere a rischio la carriera di nessuno", ha aggiunto.

"Ogni accusa di comportamento improprio viene presa seriamente" si legge nella dichiarazione diffusa dal board dei direttori indipendenti del network, senza nominare direttamente Moonves. "Indagheremo su accuse di violazioni delle chiare regole della compagnia in materia".

(Unioneonline/D)

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