Per Andrea Marchesi, ideatore della collezione di figurine maleodoranti Skifidol Puzz, l'allarme scattato ieri nella scuola elementare di Torino è "una vicenda grottesca e dolorosa". Marchesi, 32 anni, è titolare della 'Officina comunicazione' di Modena, proprietaria del marchio degli sticker puzzolenti. "Chiaramente vogliamo che sia fatta piena luce su questo episodio - precisa - ma non riteniamo possibile che possano essersi verificati malori a causa delle figurine Skifidol Puzz. Tanto l'editore Gedis che le distribuisce, quanto l'azienda che le stampa offrono le massime garanzie di non tossicità del prodotto. Le essenze applicate sulle figurine sono poi presenti in quantità infinitesimali e la sicurezza delle figurine, tutte realizzate in Italia, è attestata da certificati di conformità. Come proprietari del marchio e per tutelare i clienti dobbiamo pretendere la salubrità del prodotto". Questa mattina i carabinieri del Nas di Parma si sono presentati negli uffici di Officina Comunicazione: "Non ci hanno sequestrato nulla - dice Marchesi - ci hanno solo confermato che sono in corso accertamenti sulle caratteristiche del prodotto che, ripeto, noi abbiamo solo ideato e di cui deteniamo il marchio. Cos'è successo a Torino? Forse un episodio di autosuggestione che poi si è riflesso sugli alunni della classe". Sono circa sette milioni le figurine Skifidol Puzz già distribuite nelle edicole di tutta Italia. Ogni pacchetto ne contiene quattro, di cui una volutamente maleodorante. Diversi gli aromi nauseabondi. Recentemente è stata lanciata una nuova linea di prodotto con 150 personaggi inediti raffigurati sui cartoncini.        
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