24 marzo 2011 alle 13:38aggiornato il 24 marzo 2011 alle 13:38
Siria, rivolte popolari a DaraaLa polizia uccide 100 dimostranti
Scontri nella città del sud durante i funerali per le vittime delle violenze intorno al tempio nella notte. Schierati tremila militari, scatta il coprifuoco. Lo riferiscono fonti legate ai militanti.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Daraa, che conta una popolazione di circa 80.000 persone, è il capoluogo della regione agricola e tribale dell'Hawran, nota sin dall'antichità come "il granaio del Levante" ma ora tra le più povere della Siria e tra le più colpite da sei anni di siccità. L'assenza di precipitazioni idriche ha colpito duramente anche i raccolti della Jazira, regione orientale siriana, anch'essa dominata dal tribalismo, la cui popolazione è emigrata in massa proprio nell'area di Daraa, aumentando la tensione sociale interna. A questo si aggiungono tensioni più recenti, una per tutte quella dovuta alla controversia tra la Syriatel, compagnia di telefonia cellulari di proprietà di Rami Makhluf, cugino del presidente Bashar al-Asad, e la cittadinanza di Daraa, che rifiutava l'installazione di una serie di ripetitori in vicinanza di abitazioni e cisterne d'acqua potabile. I residenti denunciano inoltre da tempo numerosi episodi di corruzione, tanto che il sindaco, membro di uno dei clan locali, si sarebbe schierato a fianco degli abitanti contro il governatore, Faysal Kulthum, rappresentante di Damasco oggi dimesso dal presidente siriano. L'esasperazione degli abitanti di Daraa avrebbe poi raggiunto limiti "insopportabili" dopo l'arresto a fine febbraio di 15 bambini, di età compresa tra gli otto e i dieci anni, appartenenti tutti al clan degli Abizayd, sorpresi a scuola a cantare slogan delle rivolte in corso nella regione. I bambini sono stati rilasciati solo lunedì scorso. Ma dietro le sbarre rimangono a Damasco altri membri dei clan Damasco, e Aisha Abizayd, in carcere da febbraio perché "colpevole di aver espresso un'opinione politica su Internet".
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