Riguardo all'offensiva finale sulla città di Raqqa, la "capitale" dello Stato islamico in Siria il Pentagono aveva annunciato un piano d'azione già qualche giorno fa, prevedendo nella regione una vera e propria esclalation militare.

Ora sono stati dislocati nel nord della Siria circa 400 marines Usa, con in dotazione pezzi di artiglieria pesante, in un'operazione confermata anche da un ufficiale superiore delle forze armate americane.

Il piano prevede inoltre l'invio di elicotteri da combattiment e di artiglieria, e la fornitura di armi ai principali gruppi siriani curdi e arabi sul campo.

Un cambiamento radicale rispetto alle politiche di Obama sulle restrizioni nelle manovre militari Usa in Medioriente.

QUATTORDICI CIVILI UCCISI IN RAID AEREI - Intanto proprio vicino a Raqqa almeno 14 civili, tra cui sei bambini e quattro donne, sarebber rimasti uccisi in alcuni raid aerei.

Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani che ha parlato di operazioni condotte da jet "presumibilmente della coalizione internazionale" anti-Isis guidata dagli Stati Uniti.

Nell'attacco sarebbero rimaste ferite diverse persone, di cui alcune in gravi condizioni.
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