Scrive un post antisemita, dirigente di Google rimosso dal team sulla diversity
Il lavoratore è stato riassegnato per uno scritto che risale al 2007
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Google ha rimosso un dirigente del suo team sulla diversity per dei commenti antisemiti in un vecchio post del 2007.
Kamau Bobb non è stato licenziato ma non sarà più il responsabile globale della strategia e ricerca sulla diversity (ruolo che ricopriva dal 2018), ma si occuperà di ricerca scientifica e tecnologica.
Il post sotto accusa - dal titolo "Se fossi un ebreo" - risale a quando era un ricercatore al Georgia Institute of Technology: lo scritto era già stato cancellato, ma se ne trova ancora traccia in diversi siti.
Nel post Bobb ha descritto come credeva che gli ebrei dovessero vedere il conflitto in Medio Oriente e attaccato le azioni di Israele a Gaza e in Libano in quel momento.
"L'autodifesa è senza dubbio un istinto, ma avrei paura della mia crescente insensibilità alle sofferenze altrui - ha detto -. Se fossi ebreo mi preoccuperei del mio insaziabile appetito per la guerra e per le uccisioni in difesa di me stesso".
In una dichiarazione, una portavoce di Google ha condannato il messaggio, affermando che ha causato una "profonda offesa e dolore ai membri della nostra comunità ebraica".
Lui si è scusato, ammettendo che il modo in cui ha espresso le sue opinioni è stato "offensivo".
La riassegnazione di Bobb a Google segue l'espulsione da parte di Apple di un importante dirigente pubblicitario, Antonio García Martínez, dopo che i dipendenti hanno fatto circolare una lettera in cui si lamentavano di passi sessisti e misogini in un libro di memorie scritto sul suo periodo di lavoro a Facebook.
(Unioneonline/F)