Almeno 40 morti e 130 feriti in Grecia per un terribile scontro frontale tra un treno merci e uno passeggeri, all’altezza di Larissa.

Il treno passeggeri – con 346 persone a bordo – stava viaggiando da Atene a Salonicco, la seconda città più grande della Grecia, mentre quello merci viaggiava nella direzione opposta. I due convogli hanno percorso molti chilometri sulla stessa linea per poi scontrarsi.

Mentre è stata avviata un’indagine per capire le cause dell'incidente ed è stato arrestato il capostazione di Larissa, si pensa anzitutto a salvare vite. Mobilitati circa 150 vigili del fuoco e 40 ambulanze, con gru e altri mezzi meccanici per cercare di sgomberare i detriti e sollevare i vagoni ribaltati.

A bordo del treno passeggeri c'erano molti studenti universitari di ritorno dalle festività del “Lunedì pulito”, il giorno che per i greci ortodossi segnala la fine del Carnevale e l'inizio della Quaresima. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha proclamato un periodo di lutto nazionale di tre giorni, si tratta del più grave incidente ferroviario che la Grecia abbia mai visto. Centinaia di persone si sono messe in fila davanti agli ospedali di Larissa per donare il sangue ai feriti.

I RACCONTI – «Non ho mai visto niente di simile in tutta la mia vita. È tragico. Cinque ore dopo, troviamo ancora cadaveri», ha detto un soccorritore. «Abbiamo visto persone scagliate a una distanza di 30-40 metri dalla scena dell'impatto», ha dichiarato un addetto ai soccorsi della Croce Rossa: «La situazione più difficile era nelle prime 2-3 carrozze. Né noi né i vigili del fuoco siamo riusciti ad entrare, perché avevano preso fuoco... Abbiamo aspettato 2-3 ore prima che il fuoco si spegnesse».

Nelle prime tre carrozze del treno passeggeri Intercity 62, secondo quanto dichiarato dal sindaco di Tempé, Yorgos Manolis, «si sono sviluppate temperature comprese tra 1.200 e 1.500 gradi Celsius».  «I cavi sono esplosi, l'incendio è stato immediato, neppure il tempo di capire ed eravamo circondati dal fuoco», ha raccontato un sopravvissuto, Stergios Minenis, 28 anni. Un altro passeggero che viaggiava in una delle ultime carrozze ha detto di aver sentito il treno tremare, poi capovolgersi: «Sono riuscito a scendere e sono andato davanti, il treno era piegato a 90 gradi, per metà era sospeso sopra le fiamme. C'erano cinque persone ferite proprio dove mi trovavo io».

LE INDAGINI – Secondo i media greci all’origine della catastrofe c’è un errore umano. Il sistema di controllo dei treni è ancora manuale e il traffico viene regolato telefonicamente dai capi stazione, che danno il via libera al passaggio dei convogli.

L’unico finora arrestato, il capostazione di Larissa, 59 anni, è accusato di omicidio colposo e lesioni personali per negligenza. Da accertare quale dei due treni fosse stato inviato sul binario sbagliato. Dalle prime indicazioni sembra si trattasse di quello su cui viaggiavano i passeggeri. 

(Unioneonline/D)

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