Sanzioni a Mosca: le navi russe fuori dai porti italiani. Il Papa invoca “gesti di pace per fermare l’orrore della guerra”
Zelensky chiede “più armi all'Occidente”. Mosca: “Mariupol sgomberata dalle truppe di Kiev”
“Bisogna portare Gesù Cristo nella vita di tutti i giorni: con gesti di pace in questo tempo segnato dagli orrori della guerra; con opere di riconciliazione nelle relazioni spezzate e di compassione verso chi è nel bisogno; con azioni di giustizia in mezzo alle disuguaglianze e di verità in mezzo alle menzogne. E, soprattutto, con opere di amore e di fraternità". Lo ha detto Papa Francesco, nell'omelia della Veglia Pasquale nella basilica vaticana, ricordando il conflitto che da quasi due mesi sta sconvolgendo l’Ucraina, facendosi di giorno in giorno più sanguinoso.
Oltre alle ingenti perdite subìte dalle truppe di Mosca, sono infatti tra 2.500 e 3.000 i soldati di Kiev morti finora nella guerra con la Russia, secondo il presidente Volodymyr Zelensky, che torna a chiedere più armi all'Occidente.
In un'intervista alla Cnn il leader ucraino ha dato l'ultimo bilancio ufficiale delle vittime tra le fila del suo esercito, aggiungendo che i feriti sono circa 10.000 ed è "difficile dire quanti di loro sopravviveranno". Quanto ai civili morti "è più dura" stabilire quanti siano, ammette il presidente dell'Ucraina.
Nel suo ultimo video-discorso, Zelensky b ha nuovamente chiesto più armi per Kiev e più sanzioni contro Mosca. "Più e prima avremo tutte le armi che abbiamo richiesto, più forte sarà la nostra posizione e prima arriverà la pace - ha detto il presidente ucraino -. Prima il mondo democratico riconoscerà che l'embargo petrolifero contro la Russia e il blocco completo del suo settore bancario sono passi necessari verso la pace, prima la guerra finirà".
La Germania, dal canto proprio, ha confermato l'intenzione di portare a 2 miliardi il budget per gli aiuti militari internazionali, la maggior parte dei quali sarà destinata proprio all'Ucraina. Nelle prossime ore è prevista invece la consegna all'esercito di Kiev delle nuove armi Usa, nonostante Mosca abbia minacciato per questo "conseguenze imprevedibili". Ma "la strategia" americana di supporto all'Ucraina non cambia, ha risposto il Dipartimento di Stato americano tramite il suo portavoce Ned Price.
Intanto, sul fronte delle sanzioni, dal giorno di Pasqua i porti italiani saranno off limits per le navi russe, come disposto dai nuovi provvedimenti dell’Ue contro Mosca. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani dovranno lasciarli subito dopo "il completamento delle proprie attività commerciali".
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La giornata in diretta.
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Il capo della Marina russa incontra i superstiti del Moskva
Il comandante in capo della Marina militare russa, ammiraglio Nikolai Yevmenov, ha incontrato oggi membri dell'equipaggio dell'incrociatore Moskva, affondato due giorni fa nelle acque del Mar Nero. L'incontro si è svolto a Sebastopoli, in Crimea, dove ha sede il comando della flotta russa del Mar Nero. La Russia ha detto che la Moskva è affondata a causa dell'esplosione di un deposito di munizioni a bordo. L'Ucraina invece ha affermato che l'unità militare è stata colpita da un missile lanciato dalle forze di Kiev. Nessuna notizia ufficiale è stata fornita sul numero delle eventuali vittime.
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Zelensky: “Due documenti per l’accordo con Mosca”
"Il trattato di pace con la Russia dovrebbe prevedere due diversi documenti: uno sulle garanzie di sicurezza per l'Ucraina, l'altro sulle sue relazioni con la Federazione Russa". Lo ha detto il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky in un'intervista ad alcuni media ucraini, sottolineando che la Russia vorrebbe invece un unico documento. Ma - ha aggiunto - "abbiamo visto cosa è successo a Bucha, le circostanze stanno cambiando", riporta l'Ukrainska Pravda. Zelensky ha detto che alcuni Paesi come Gran Bretagna, Usa, Italia e Turchia "si stanno dimostrando disponibili a fare da garanti, ma nessuno ha ancora dato una risposta definitiva".
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Ventuno reporter uccisi
Dall'inizio della guerra in Ucraina hanno perso la vita 21 giornalisti. Lo ha reso noto la commissione per la libertà di stampa del parlamento ucraino ucraina. "Esprimiamo le nostre sincere condoglianze alle famiglie delle vittime”, dice la commissione, che ha diffuso i nomi di tutti i reporter vittime della guerra.
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Kiev: “Negoziati finiti se nostre truppe distrutte”
La distruzione delle forze ucraine che difendono la città di Mariupol "metterà fine ai negoziati con la Russia". Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, citato dal Kyiv Independent. "La distruzione del nostro esercito, dei nostri ragazzi, porrà fine a tutti i negoziati", ha detto. In precedenza Zelensky aveva affermato che erano in corso trattative sulla sorte di Mariupol, ma che i russi chiedono la resa. Il presidente ha detto che l'Ucraina non si fida ad accettare la richiesta russa, temendo un massacro dei propri soldati se dovessero consegnare le armi.
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Missili su Slobidsky e Osnovyansky
Le forze russe “hanno attaccato i distretti di Slobidsky e Osnovyansky, nella regione di Kharkiv, utilizzando un missile da crociera a lungo raggio 'Calibre': due civili sono stati uccisi e altri 18 feriti nel bombardamento. Case, automobili, un mercato e negozi sono stati distrutti". Lo afferma su Telegram la Procura generale della Regione, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.
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Gli Usa temono che Kiev resti a corto di munizioni
C'è preoccupazione al Pentagono che le oltre 40.000 munizioni, inviate dagli Stati Uniti a Kiev nel nuovo pacchetto da 800 milioni di dollari di aiuti militari, possano non essere sufficienti a fronteggiare gli intensi combattimenti contro la Russia previsti nei prossimi giorni. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione alla Cnn. Per questo il segretario alla Difesa americana, Lloyd Austin, e il capo dello stato maggiore congiunto, il generale Mark Milley, stanno effettuando telefonate quotidiane con i loro omologhi dei Paesi vicini all'Ucraina facendo pressioni per inviare armi e rifornimenti militari il prima possibile.
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L’uomo più ricco dell’Ucraina: “Ricostruirò Mariupol”
L'uomo più ricco dell'Ucraina Rinat Akhmetov si è impegnato a ricostruire la città di Mariupol, da sette settimane sotto i bombardamenti russi. "Mariupol è una tragedia globale e un esempio globale di eroismo. Per me, Mariupol è stata e sarà sempre una città ucraina", ha detto Akhmetov, secondo quanto riportano i media internazionali. Secondo la rivista Forbes, il patrimonio netto di Akhmetov nel 2013 ha raggiunto i 15,4 miliardi di dollari. Attualmente è di 3,9 miliardi di dollari. Akhmetov è il proprietario dell'acciaieria Azovstal di Mariupol, diventata la base del battaglione nazionalista Azov e dei marines ucraini che stanno resistendo ai martellanti attacchi delle truppe russe.
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Da domani porti italiani off limits per le navi russe
Da domani i porti italiani saranno off limits per le navi russe e il divieto varrà anche per le imbarcazioni che hanno cambiato bandiera dopo il 24 febbraio. La misura è contenuta in una circolare del Comando generale delle Capitanerie di Porto che recepisce la direttiva dell'Unione europea dell'8 aprile scorso con la quale sono state introdotte le ulteriori sanzioni nei confronti della Russia. Le navi che si trovano attualmente nei porti italiani, dice la circolare, dovranno lasciarli subito dopo "il completamento delle proprie attività commerciali".
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Colloquio Putin-Bin Salman: “Rafforzare le relazioni bilaterali”
Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman durante la quale le parti hanno espresso l'impegno per "un ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali". Lo riferisce l'agenzia Interfax citando il servizio stampa del Cremlino. Russia e Arabia Saudita sono i due Paesi leader nell'Opec+, organizzazione di Paesi esportatori di petrolio. Gli Stati arabi maggiori produttori di greggio fanno parte del fronte di Paesi che non hanno aderito alle sanzioni contro la Russia, di cui fanno parte Cina, India, gli Stati dell'America Latina e dell'Africa e Israele.
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In Italia finora 94.800 profughi
Sono 94.800 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina arrivate fino a oggi in Italia, delle quali 90.652 alla frontiera e 4148 controllate dal compartimento Polizia ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. Lo riferisce il Viminale. L'incremento, rispetto a ieri, è di 1.024 ingressi nel territorio nazionale. Dei profughi arrivati, 48.977 sono donne, 11.053 uomini e 34.770 minori. Le città di destinazione dichiarate all'ingresso in Italia continuano ad essere Milano, Roma, Napoli e Bologna.
Missili sull'aeroporto di Oleksandria, ci sono vittime
Il capo dell'amministrazione militare di Kirovohrad, nel centro dell'Ucraina, Andrii Raikovych, ha segnalato vittime in seguito all'attacco missilistico russo sull'aeroporto di Oleksandria la scorsa notte. Lo riferisce il corrispondente di Ukrinform. "In tarda serata, missili russi hanno colpito la città di Oleksandria. Le infrastrutture dell'aeroporto sono state danneggiate. Alcune persone sono state uccise e ferite", ha detto.
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Cinque morti a Mykolaiv, in corso bombardamenti
Nell'attacco di ieri con sistemi multipli di lanciarazzi russi, cinque persone sono state uccise e 15 sono rimaste ferite a Mykolaiv, nell'Ucraina meridionale. Lo riferisce un corrispondente di Ukrinform. Anche questa mattina la città è stata bombardata ma non ci sarebbero state vittime. Nella città di Kharkiv, nell'Est, i bombardamenti sono diventati più estesi in alcuni quartieri. Ieri, più di 50 civili sono stati feriti e nove persone sono rimaste uccise nella città. Nella regione omonima sono state bombardate Derhachi, Balakliia e Zolochiv: due vittime e tre feriti. I combattimenti stanno infuriando anche in direzione di Izium.
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Oggi nove corridoi umanitari
Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina: lo ha annunciato la vice premier Iryna Vereshchuk, secondo quanto riporta il Guardian. I piani di evacuazione includono la città assediata di Mariupol, che si potrà lasciare con auto private, oltre a cinque città nell'est del Paese.
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Polizia: “Giustiziati i 900 civili trovati nella regione di Kiev”
Sarebbero stati quasi tutti giustiziati a colpi di pistola i 900 civili trovati nella regione che circonda Kiev. Lo riferisce l'Associated Press che cita la polizia locale, riportata dal Guardian. "La presenza di ferite d'arma da fuoco indica che molti sono stati semplicemente giustiziati", hanno detto gli ufficiali di polizia. Andriy Nebytov, il capo della polizia regionale di Kiev, ha spiegato che i corpi sono stati abbandonati nelle strade o hanno ricevuto sepolture sommarie. Secondo la polizia il 95% è morto per ferite d'arma da fuoco.
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Kiev: “Respinti 10 attacchi nel Donbass in 24 ore”
Le forze armate ucraine hanno respinto 10 attacchi nemici nei territori di Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, distruggendo tre carri armati, un veicolo blindato per il trasporto delle truppe, due auto e tre sistemi di artiglieria. Lo ha reso noto oggi l'Esercito di Kiev, secondo quanto riporta il Guardian.
(Unioneonline)